Dal gruppo politico e consiliare di “Casa Comune per Mandello democratica” riceviamo e pubblichiamo:
Tanti cittadini ci stanno chiedendo informazioni sullo stato dei giardini e dei lavori. Nel premettere che noi abbiamo sempre contrastato questo intervento inutilmente invasivo e ipercostoso, il nostro gruppo ha presentato nel consiglio comunale del 30 aprile un’interrogazione sui ritardi dei lavori del primo lotto dei giardini pubblici, proprio per capire come stavano veramente le cose.
Dalle risposte rese dall’assessore Andrea Tagliaferri emerge, in particolare, che i lavori ai giardini sono stati affidati il 3 agosto 2023 per rispettare il termine del 15 agosto imposto dalla Regione. Tagliaferri afferma che “ovviamente, i lavori non potevano iniziare in quella data” (sic!) e che pertanto erano stati immediatamente sospesi con l’obiettivo di iniziarli dopo il periodo di maggiore fruibilità dei giardini.
In attesa dell’effettivo inizio dei lavori, avvenuto il 24 ottobre con scadenza il 20 aprile, si definisce una variante al progetto iniziale per la realizzazione dell’Infopoint e il mantenimento funzionale dell’attuale chiosco.
Pur avendo effettivamente iniziato i lavori il 24 ottobre, si aspetta dicembre a ordinare le panche in calcestruzzo, già previste dal progetto iniziale, e la prima fornitura avviene dopo ben 3 mesi. Nel frattempo, per effetto della variante, la fine lavori viene posticipata al 3 luglio.
A conclusione dell’intervento, l’assessore dichiara la consegna parziale dei lavori per le aree che vanno dal cannone fino all’attuale chiosco, con la spiaggetta Falck, i nuovi camminamenti e il posizionamento del nuovo chiosco, entro il 15 maggio e informa che la consegna delle panche è in ritardo. Ora siamo al termine del mese di giugno e la fine ancora non si vede. Poche idee, molto confuse e la solita scarsa e non attendibile comunicazione da parte dell’Amministrazione Fasoli.
Quindi torniamo ad agire e il 12 luglio, alle ore 18, terremo un altro flash mob nei pressi dell’area giardini (in caso di maltempo la data sarà rinviata). Per dire come stanno veramente le cose. Per dire che non si è dato ascolto alla comunità. Per dire basta al cemento.
Il gruppo politico e consiliare di “Casa Comune”
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