(C.Bott.) Nel 2021 i 60 anni dalla conquista del McKinley. Era il luglio 1961 e sei alpinisti si rendevano protagonisti sul versante sud della montagna più alta dell’Alaska di una grande impresa, scalando quel gigantesco sperone che rappresentava il problema alpinistico del momento in quella regione. Capospedizione era Riccardo Cassin. Con lui vi erano Luigino Airoldi, Gigi Alippi (nativo di Abbadia Lariana, il più giovane del gruppo), “Jack” Canali, Romano Perego e il mandellese Annibale Zucchi.
A distanza di sessant’anni Mandello Lario aveva onorato i protagonisti di quell’impresa con tre grandi pannelli collocati ai giardini pubblici a lago.
Lo scorso anno altri pannelli, sempre posizionati all’ingresso del viale centrale dei giardini, avevano ricordato il dramma della guerra in Ucraina con la mostra “Dakh - Un tetto per Chernihiv”. Su quei pannelli Roberto Arlati, curatore della mostra, presentava il lavoro di quattro fotografi professionisti ucraini per documentare attraverso vari scatti le condizioni di vita nei rifugi durante i bombardamenti.
I componenti della spedizione "Città di Lecco" al Cerro Torre. |
Ora chi raggiunge piazza Garibaldi e appunto si trova a passeggiare per i giardini pubblici può osservare l’omaggio che l’amministrazione comunale ha inteso tributare a un’altra grande impresa rimasta della storia dell’alpinismo: la conquista della parete ovest del Cerro Torre datata gennaio 1974 da parte di Casimiro Ferrari, Mario Conti, Daniele Chiappa e Pino Negri, componenti della spedizione “Città di Lecco” dei Ragni della Grignetta organizzata per celebrare i 100 anni di fondazione della sezione cittadina del Cai e della quale facevano parte anche Pierlorenzo Acquistapace, Gigi Alippi, Claudio Corti, Giuseppe Lafranconi, Ernesto Panzeri, Angelino Zoia, il dottor Sandro Liati e Mimmo Lanzetta.
Per quasi due mesi i maglioni rossi avevano lottato in totale isolamento contro le tempeste e le difficoltà estreme. Un’impresa, la loro, entrata nel mito dell’alpinismo, tanto che ancora oggi la via dei Ragni alla Ovest del Torre è considerata una delle vie di ghiaccio e misto più belle e difficili della Terra.
Lecco si era rivolta a quella montagna già sul finire degli anni Cinquanta. E’ infatti del 1958 il tentativo di Walter Bonatti e Carlo Mauri. Nel 1970 una spedizione guidata dal “Bigio” ritentò la scalata e quel secondo tentativo si interruppe a poco meno di 250 metri dalla vetta. Nel '74 (erano le 17.45 del 13 gennaio) Ferrari, Conti, Chiappa e Negri raggiunsero la cima. E quei pannelli ai giardini celebrano lo storico anniversario.
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