Francesco Camagna |
Questa sera mondo dell’occulto in scena per il Festival della letteratura di Mandello Lario. Con inizio alle ore 21, al teatro comunale “Fabrizio De André” di piazza Leonardo da Vinci verrà presentato il libro di Francesco Camagna Sette misteri - Viaggio nell’occulto tra Como, Lecco e Brianza. Con l’autore ci sarà il mentalista e ipnotista mandellese Davide Vicini.
Attraverso una raccolta di reportage, Camagna nel suo libro racconta sette luoghi del mistero, immergendosi nelle atmosfere macabre di edifici bui e diroccati, attraversando boschi fitti e giardini abbandonati, incontrando e intervistando un sottobosco di individui, le cui vite sono state segnate dal paranormale.
Il viaggio ha inizio dalla "Casa rossa", la villa del Lecchese conosciuta nel mondo dell’esoterismo, e si conclude con la scoperta di una perla nascosta: la tomba del marchese Raimondi, mausoleo incastonato tra verdi colline. Nel mezzo, un’immersione in atmosfere sempre più avvolgenti.
Camagna parte sempre da una diceria, una maledizione fissata nel tempo, ne segue le tracce, incontra i diretti interessati, ne approfitta per approfondire, con uno stile narrativo, i costumi e la storia di ogni luogo incontrato. Non solo, in alcuni casi scavalca i confini geografici per sottolineare le somiglianze tra il folclore locale e alcune leggende di fama mondiale.
Sette misteri è una mappa dell’occulto, ma anche una ricerca storico-culturale sui valori radicati nelle antiche società del Nord Italia. Ed è una riflessione sul bisogno dell’uomo di vivere in un terreno ambiguo, dove si mitizza il magico e poi si tenta di spiegarlo.
Davide Vicini |
Con Francesco Camagna stasera, come detto, salirà sul palco del “De André” anche Davide Vicini, che porterà il pubblico in sala nei mondi misteriosi e magici proponendo “giochi” mentali altrettanto carichi di mistero. Classe 1987, Vicini è tra i più giovani e affermati mentalisti italiani. Appassionato da sempre di psicologia, comunicazione e illusione, ha fatto di questi ingredienti il cardine dei suoi show.
Ama il palco e ancora di più il pubblico, con il quale (e soprattutto senza il quale) il suo spettacolo non potrebbe esistere.
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