“Nonostante gli impegni ad aumentare il servizio o quantomeno a garantire le stesse corse dell’anno scorso, considerando anche il continuo aumento di turisti sul ramo lecchese del Lario, Navigazione Laghi ha pubblicato sul proprio sito Internet un avviso in cui comunica la proroga dell’orario primaverile, in vigore dal 25 marzo al 26 maggio, fino a domenica 23 giugno. Tutto ciò sarebbe avvenuto senza confronto e senza una comunicazione preventiva con il territorio”. A dirlo è Giacomo Zamperini, consigliere regionale lecchese di Fratelli d’Italia.
“Nel 2023 - afferma - sono stati 5.974.146 i passeggeri saliti sui battelli del Lario, ossia il 18% in più rispetto al 2022. Quest’anno si prevede un ulteriore aumento di passeggeri del 20%. Di contro, il numero di corse dei battelli è diminuito, nonostante gli impegni presi dalla Navigazione Laghi a seguito dell’incontro del “Tavolo tecnico permanente sul tema della mobilità e del trasporto pubblico locale” dello scorso 21 febbraio, convocato dalla Provincia di Lecco alla presenza del sottosegretario regionale Mauro Piazza e del consigliere provinciale Stefano Simonetti. In seguito a tale incontro era scaturito l’impegno di mantenere gli stessi orari e servizi del 2023”. “Con l’entrata in vigore dell’orario primaverile - osserva sempre il consigliere regionale - le corse festive sul ramo lecchese dirette a Bellagio, ovvero il tragitto che porta da Lecco a Mandello Lario, sono state invece dimezzate da sei a tre, giustificate dalla necessità di effettuare lavori di manutenzione al piroscafo “Concordia”. Sempre nello stesso incontro si affermava la volontà di incrementare i servizi per l’Alto lago e il ramo lecchese. Promesse anche sul fronte della conferma e del potenziamento dei diversi titoli di viaggio integrati, ma allo stato attuale la situazione appare diametralmente opposta rispetto a quella prospettata”.
“Pacta sunt servanda, dicevano i latini per testimoniare come le istituzioni debbano mantenere sempre gli impegni presi formalmente con i cittadini - osserva ancora Zamperini - Questo non è accaduto per quanto riguarda il servizio di navigazione sul ramo lecchese del Lario. La proroga del taglio dei trasporti sul nostro lago, senza opportuna condivisione e confronto con gli amministratori locali del territorio, rappresenta un fallimento per chi aveva fatto promesse ben precise e aveva tentato di sminuire la nostra preoccupazione di qualche mese fa, parlando di “tanto rumore per nulla”. Avevamo ragione noi e i fatti lo testimoniano”.
Per l’esponente di FdI si tratta di “una sconfitta che ci fa sentire umiliati” e che rappresenta “un traguardo non raggiunto da coloro i quali finora hanno perso troppo tempo in chiacchiere e promesse che definire da marinaio è dire poco. Dove sono finiti gli impegni sul potenziamento del servizio, sull’ampliamento del periodo dei collegamenti e dell’orario della navigazione e l’implementazione dei titoli di viaggio integrati? Non solo, di fronte a un continuo aumento evidente e soffocante di turisti sul ramo lecchese del Lario pare non sia stato fatto il benché minimo sforzo per creare sinergie di una mobilità intermodale e integrata. Penso ad esempio all’interscambio tra battelli e treno, ma cosa ben più grave i comuni interessati non sono stati nemmeno avvertiti. Oltre al danno la beffa, insomma, segnale di scarsa attenzione alle esigenze della nostra provincia”.
Giacomo Zamperini conclude: “Il problema è che a pagare le conseguenze di questa decisione saranno proprio i cittadini, quelli che usano il trasporto pubblico locale per muoversi con l’intento di ridurre i costi, rispettare l’ambiente ed evitare il traffico. Il servizio di navigazione, così come quello ferroviario, sono essenziali non soltanto per il turismo ma soprattutto per i residenti e i pendolari. Esigiamo spiegazioni chiare e maggiore trasparenza. Mi farò pertanto promotore di un incontro con tutte le parti interessate e depositerò un’interrogazione in consiglio regionale per capire cosa non abbia funzionato. Oggi più che mai serve procedere con la regionalizzazione del servizio di navigazione sul Lago di Como, per ottenere la quale ho depositato una mozione che presto verrà discussa in aula. Spero che qualche amico leghista, che in passato ha sempre proclamato la bontà di questo processo per il nostro territorio, non abbia cambiato idea”.
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