Dal gruppo politico e consiliare di “Casa Comune per Mandello democratica” riceviamo e pubblichiamo:
Apprendiamo che il sindaco di Mandello Lario, Riccardo Fasoli, si sta accasando in Fratelli d’Italia. Parabola quasi prevedibile ma non per questo deve passare sotto silenzio, a nostro avviso.
Candidato sindaco nella lista civica “Il Paese di tutti”, l’abbiamo visto poi nutrire una certa simpatia verso Forza Italia. Fugace innamoramento che si è abbastanza presto dileguato. Infatti alle scorse elezioni regionali compare nel listino di “Letizia Moratti presidente”, in seno al cosiddetto terzo polo, forza politica di centro.
Visto il deludentissimo risultato della lista (la Moratti infatti è rientrata in Forza Italia) e suo personale - pochissimi voti persino a Olcio, suo teorico feudo personale - Fasoli ha deciso di fare un altro salto politico. Eccolo così immortalato a fianco del consigliere regionale di FdI Giacomo Zamperini in più occasioni pubbliche recenti.
La prova del nove di questa scelta politica a destra, del tutto incoerente rispetto alla candidatura regionale, la si desume già dal suo discorso dello scorso 25 aprile. E’ qui infatti che il cambio di rotta diventa chiarissimo: riesce a parlare del nazismo, a fare un cenno sulla Resistenza ma non pronuncia mai la parola fascismo. Che è un fatto storico, è verità storica accertata. La spiegazione di questa grave omissione è facile: la nuova carriera politica esige il silenziatore sulla verità della storia italiana. Bisogna accreditarsi bene ai nuovi referenti politici di Fratelli d’Italia.
Ci chiediamo cosa ne pensino nel “Paese di tutti”, ma capiamo che è una domanda forse inutile. Da lì non arriva mai un pensiero autonomo né un sussulto di dignità politica.
Il gruppo politico e consiliare di “Casa Comune”
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