In occasione della Giornata mondiale della celiachia che si celebra ogni 16 maggio Roma ha ospitato vari eventi e manifestazioni.
A un anno dalla sua creazione, l’intergruppo parlamentare “Malattia celiaca, allergie alimentari e alimenti a fini medici speciali” ha tenuto un momento istituzionale presso il Senato della Repubblica già martedì 14. Alla presenza del ministro della Salute, Orazio Schillaci, si sono susseguite relazioni scientifiche e testimonianze sullo stato attuale dell’arte, con particolare attenzione al progetto di legge per lo screening neonatale della celiachia associato a quello per il diabete di tipo 1. Ha partecipato ai lavori il dottor Marco Missaglia, medico di Mandello Lario specialista in Scienza dell’alimentazione e in endocrinologia sperimentale, membro del comitato scientifico dell’intergruppo parlamentare.
Missaglia è poi intervenuto giovedì 16 come relatore alle celebrazioni appunto della Giornata mondiale della celiachia alla presenza della senatrice Elena Murelli, presidente dell’intergruppo parlamentare, in un evento che ha visto la presentazione del libro Celiachia dalla A alla Z di Simonetta Mastromauro, di cui Missaglia ha curato la prefazione e i contenuti scientifici.
“Il significato del lavoro di questi mesi - afferma il dottor Missaglia - è che dobbiamo considerare la celiachia, riconosciuta come patologia a genesi autoimmunitaria e scatenata dall’introduzione del glutine contenuto nei cibi, come una malattia prima di averne la diagnosi certa. Successivamente, una volta accertato il problema, dobbiamo considerarla una semplice condizione che siamo in grado di controllare con una dieta priva di glutine per tutta la vita e con tante valide alternative”.
Sostegno del governo è giunto al lavoro dell’intergruppo parlamentare attraverso le parole dell’onorevole Marcello Gemmato, sottosegretario al ministero per la Salute. Sulla celiachia ci si sta muovendo anche a livello di Lombardia con un tavolo di lavoro a cui partecipa sempre il dottor Missaglia. Sono coinvolti Uffici scolastici provinciali, associazioni di categoria e Aziende sanitarie locali.
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