14 maggio 2024

Giordana Bonacina al Salone del libro di Torino. “Avanti a testa alta e con il cuore in prima linea”

La mandellese: “Ho anche anticipato l’uscita imminente del mio prossimo libro, dedicato alle famiglie. Una lettura leggera e a tratti ironica ma con molti spunti su come affrontare il difficilissimo percorso del crescere”

Giordana Bonacina a Torino con Elisabetta Barone.

E’ un progetto di promozione del libro, della lettura e della cultura la cui prima edizione risale al 1988. Si sta parlando del Salone internazionale del libro, la più importante manifestazione italiana nel campo dell’editoria allestita lo scorso fine settimana a Torino. Un contesto prestigioso, all’interno del quale nella giornata di sabato 11 maggio Giordana Bonacina ha avuto l’onore di presentare i suoi libri autobiografici La bambina invisibile e La scelta di vivere.

“Sono stata ospite dello stand di Youcanprint, la maggiore piattaforma per il self publishing a livello nazionale, per un’intervista live sulla mia esperienza di scrittrice indipendente e sulle motivazioni che mi hanno spinta a pubblicare i due testi presentati - afferma la mandellese - L’intervista è stata trasmessa sul profilo Instagram di Youcanprint e così ho avuto la possibilità di dare voce in modo molto esteso alle tematiche di cui mi occupo, ovvero la lotta al bullismo e al cyberbullismo e la navigazione consapevole in rete e sui social media”.

L’intervista è stata curata da Elisabetta Barone dell’ufficio stampa e pubbliche relazioni di Youcanprint.

“Per una ventina di minuti - spiega sempre Giordana Bonacina, insegnante di professione - ho parlato della mia esperienza, di come si può contrastare il bullismo, purtroppo sempre crescente, soprattutto nella sua forma cyber. Ho dato il mio parere su cosa si può fare a scuola e in famiglia e fornito qualche consiglio sulla prevenzione dei fenomeni di violenza ma anche sulla cura, nel caso in cui purtroppo ci si ritrovi a essere vittima. Ho anche anticipato l’uscita imminente del mio prossimo libro, dedicato alle famiglie. Una lettura leggera e a tratti ironica ma con molti spunti su come affrontare il difficilissimo percorso del crescere”.

“Ciò che mi rende più orgogliosa - aggiunge - è l’aver fatto sentire la mia voce, l’aver spinto la mia storia un po’ più in là. Ho potuto affrontare, in un contesto incredibile, argomenti a cui tengo e di cui troppo spesso si parla in maniera dozzinale, nonostante siano fenomeni preoccupanti.  C’era veramente un fiume di gente, a Torino. Sono transitate centinaia di sconosciuti che forse mai più rivedrò. Persone con una storia, più o meno pesante, caricata sulle spalle, persone che hanno incrociato per un momento il loro sguardo con il mio. E’ stato tutto molto importante, mi ha riempito il cuore”.

Quindi un’ultima considerazione: “Mi sono sentita accolta, abbracciata e invitata a dare un messaggio importante. Quel “ci vorrebbero più persone come te”, detto in un contesto così grandioso, mi ha caricata di nuova energia. Vado avanti a testa alta e con il cuore sempre in prima linea”.

Insomma la “bambina invisibile” che Giordana è tuttora, perché ciò che si è vissuto non può essere dimenticato, ha fatto sentire la sua voce al Salone internazionale del libro. “E io direi - è la sua considerazione conclusiva - che è davvero un risultato pazzesco”. 


 

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