Uno spettacolo che va oltre la semplice produzione teatrale, un musical che darà modo a chi vi assisterà di “immergersi” con i protagonisti in un mondo magico e in quanto tale certamente affascinante. Canzoni memorabili, personaggi incredibili, costumi sbalorditivi, danze coinvolgenti e una storia meravigliosa che conquisterà il cuore di grandi e piccoli. E’ “La Sirenetta”, in scena sabato 20 aprile (inizio alle ore 16) al cineteatro Palladium di Lecco. A rappresentarlo sarà “La Compagnia del domani”.
Lo spettacolo sarà a favore del progetto “Scuola calcio Clube de futebol inclusivo” di Salvador de Bahia in Brasile dove don Andrea Perego, sacerdote ambrosiano originario di San Giovanni di Lecco, sta svolgendo la sua missione.
“Il nostro impegno - spiegano i promotori - va oltre la semplice produzione teatrale. Ci teniamo a fare la differenza nella vita delle persone. Educare attraverso lo sport: ecco lo spirito che anima il progetto”.
Con le sue spiagge da cartolina, analogamente alle altre megalopoli brasiliane Salvador è città di forti contrasti. Ai grattacieli e alle case di chi ha tutto, fanno da contrappunto i barrios, meglio noti come favelas, i quartieri di coloro ai quali spesso manca l’indispensabile. La favela è una città nella città: qui, però, la quotidianità è rivestita di violenza fisica, verbale, psicologica e anche domestica; la condivisione diventa promiscuità, la precarietà è la normalità, l’educazione scolastica e formativa sono spesso assenti.
Da oltre 15 anni all’interno di uno di questi barrio - Plataforma - c’è una “piazza” dove l’incontro si fa nutrimento non soltanto del corpo ma anche della mente e del cuore: la parrocchia cattolica “Jesus Cristo Ressuscitado” è uno spazio aperto all’accoglienza e al gioco, oltre alle quotidiane attività religiose proprie del luogo. Nel convincimento che l’educazione è l’arma vincente per alimentare la speranza in un futuro migliore, trovano spazio iniziative dedicate a ragazze e ragazzi di tutte le età, dove l’inclusione è garantita, attività che sono anche momento di aggregazione dei genitori e di quanti vogliano farne parte. Un luogo dove essere “al sicuro” non è una frase fatta ma una realtà.
All’interno di quella stessa parrocchia è nato il progetto di una “scuola calcio” che non ha come scopo la ricerca del campione, né vuole essere meramente un’istruzione tecnica. E’ in realtà un progetto educativo, inclusivo e basato sul principio dell’equità di genere, dove lo sport diventa formazione all’autostima e al rispetto di sé e dell’altro, luogo di incontro e di crescita tanto dei ragazzi quanto dei formatori-allenatori.
Grazie alla partnership con Inter campus, tre giovani di Plataforma potranno ricevere una formazione d’eccellenza sia sul piano tecnico sia educativo e due volte all’anno (maggio-giugno e novembre-dicembre) tre preparatori italiani raggiungeranno Salvador per fare di questi tre giovani uomini non soltanto degli allenatori, ma anche degli educatori e compagni di vita di un centinaio di ragazzi e ragazze.
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