11 aprile 2024

Fondazione comunitaria del Lecchese e alpini, un fondo per la chiesetta del “Morbegno” alle Betulle

E’ stato costituito formalmente ieri, presso la Fondazione comunitaria del Lecchese e d’intesa con la sezione di Lecco dell’Associazione nazionale alpini, il nuovo fondo “Chiesetta alpini Betulle”, che ha lo scopo di raccogliere donazioni per finanziare gli interventi di completamento della chiesetta ex voto del Battaglione Morbegno ai Piani delle Betulle, portando a compimento il progetto dell’alpino e architetto Mario Cereghini.

Alla firma dell’accordo erano presenti per la Fondazione la presidente Maria Grazia Nasazzi e il direttore generale Paolo Dell’Oro, il presidente dell’Ana di Lecco Emiliano Invernizzi, il direttore generale Mauro Farina e una delegazione del consiglio direttivo.

Grazie a questo accordo chi deciderà di sostenere l’iniziativa degli alpini lecchesi potrà godere dei benefici fiscali di legge previsti per le società, così come per i privati cittadini.

La presidente Nasazzi e il direttore generale Dell’Oro hanno sottolineato l’importanza dell’intesa anche in considerazione delle finalità della Fondazione, che intende essere aperta e al servizio di iniziative sociali e comunitarie come sono la gran parte di quelle intraprese dagli alpini, da sempre all’opera per progetti e attività di interesse generale. Così anche per quanto riguarda la conservazione e la valorizzazione di beni culturali e storici quali la “Tenda dell’anima” ai Piani delle Betulle, che costituisce uno dei simboli più amati dei valori di “alpinità” delle penne nere, nel ricordo dei combattenti e dei caduti della seconda guerra mondiale.

Il presidente Emiliano Invernizzi, a nome di tutta la Sezione Ana, ha ringraziato la presidente e il direttore generale per la collaborazione offerta in questi mesi nel sostegno al progetto: un impegno attento e costruttivo che ha portato Fondazione comunitaria del Lecchese e Fondazione Cariplo a riconoscere e valorizzare quanto associazioni d’arma come l’Ana compiono a favore della crescita sociale e dell’azione solidaristica a stretto contatto con i bisogni e le necessità del nostro territorio.

L’incontro si è concluso con la visita al cantiere di “Officina Badoni” in corso Matteotti a Lecco, che tra pochi mesi diventerà la nuova sede della Fondazione comunitaria e che, sui suoi tre piani recuperati e ristrutturati, offrirà spazi di aggregazione e di lavoro a favore in particolare dei giovani ma anche di tutte quelle realtà a forte radicamento popolare che lavorano per un tessuto comunitario e di relazioni volto alla costruzione del bene comune.

Il fondo costituito presso la Fondazione comunitaria del Lecchese è finalizzato come detto al completamento della chiesetta ex voto Battaglione Morbegno realizzata alla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso su progetto dell’architetto Cereghini. Verrà ampliata l’area dedicata alle targhe commemorative, che saranno collocate con nuovi supporti in legno sul muro sacro retrostante l’edificio. Si procederà al rifacimento del sagrato con la posa di ciottoli di piccola pezzatura, all’eliminazione di infiltrazioni e umidità, alla più generale manutenzione del tempio e delle sue pertinenze. Gli interventi consentiranno una diversa visione d’insieme dell’opera architettonica. Il costo è stimato in circa 150mila euro.

Le donazioni vanno effettuate tramite bonifico bancario intestato a Fondazione comunitaria del Lecchese Onlus, conto corrente: Banca della Valsassina - IBAN: IT87B0851522900000000501306 causale: Chiesetta alpini Betulle.

Le erogazioni liberali sono detraibili ai sensi dell’articolo 83 c.1 decreto legge 117/17 (30% dell’ammontare con il limite di 30.000 euro per periodo d’imposta) per le persone fisiche o deducibile dal reddito complessivo (IRPEF/IRES) ai sensi dello stesso articolo 83 comma 2 del decreto legge 117/17 (10% del reddito complessivo netto dichiarato con possibilità di riporto dell’eccedenza non dedotta entro il quarto periodo d’imposta successivo) per le stesse persone fisiche, enti e società.

La Fondazione comunicherà all’Agenzia delle entrate i dati delle erogazioni liberali per consentire l’inserimento delle stesse nelle dichiarazioni precompilate ai fini di detraibilità o deducibilità fiscale. Per la Fondazione è dunque necessario entrare in possesso dei dati fiscali di chi effettua la donazione entro la fine dell’anno.


 

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