Uno spettacolo coinvolgente e toccante, quello andato in scena venerdì al teatro parrocchiale di Lierna, primo dei tre appuntamenti dedicati dall’amministrazione comunale alla riflessione sul "sistema mafioso".
Sul palco Sara Velardo, musicista, cantautrice e compositrice le cui canzoni riguardano spesso importanti tematiche sociali (nel 2013 ha vinto il premio “Musica contro le mafie”), e Alberto Bonacina, protagonisti dello spettacolo “Disonorata - Le mafie non uccidono le donne” che contiene poesie e brani dedicati a Lea Garofalo ed Emanuela Loi, entrambe vittime innocenti delle mafie.
“Disonorata” è il racconto e il ricordo di donne che hanno deciso di non appartenere a famiglie mafiose e che per questo hanno pagato con la vita.
Un “percorso di consapevolezza”, quello avviato l’altra sera a Lierna, che ora proseguirà il 19 aprile. Quella sera sempre nella sala del teatro parrocchiale verrà rappresentato “Sono Stato anch’io - La mia vita in fuga dalla mafia”, una co-produzione dell’associazione “Lo stato dell’arte” e di “Leggermente - Confcommercio Lecco”. In scena la storia di Pietro Nava, rappresentante di commercio lecchese testimone dell’omicidio del giudice Rosario Livatino, tratta dal libro “Io sono nessuno” scritto dai giornalisti lecchesi Lorenzo Bonini, Stefano Scaccabarozzi e Paolo Valsecchi.
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