La Regione Lombardia ha approvato la delibera per la “realizzazione di interventi per favorire e promuovere l’invecchiamento attivo”, per la quale sono previsti 4.000.000 di euro di finanziamento per il 2024 e 1.500.000 euro per il 2025. Si tratta di un provvedimento che mette al centro un problema importante e attuale. L’invecchiamento attivo è infatti in grado di allontanare nel tempo il decadimento fisico e cognitivo, consente di mantenersi in salute, autosufficienti e autonomi il più a lungo possibile.
“Auser - sottolinea Fulvia Colombini, presidente di Auser Lombardia - da anni con le sue 430 associazioni locali diffuse su tutto il territorio lombardo offre molteplici attività di socializzazione e inclusione sociale: dalla telefonia di compagnia e di monitoraggio agli accompagnamenti verso i luoghi di cura, da una vasta offerta culturale, alla digitalizzazione, dall’educazione agli stili di vita salubri, ai gruppi di cammino, alla ginnastica dolce e yoga, dal turismo sociale ai corsi di educazione e formazione permanente e molto altro e la delibera riconosce la positività di questi interventi”.
“Promuovere la cittadinanza attiva e il volontariato - aggiunge - è un altro degli obiettivi su cui concordiamo. Ne sono una riprova i nostri 7.000 volontari Auser che operano a livello lombardo e che riversano nelle loro comunità aiuto, servizi di prossimità, competenze, solidarietà e passione, mettendosi al servizio dell’altro e delle comunità anche attraverso i servizi di volontariato civico. La cittadinanza va promossa a ogni età come elemento positivo di inclusione”.
Ci sono altri aspetti positivi e potenzialmente innovativi in questa delibera che vanno nella direzione di creare un sistema di interventi e politiche coordinate, tanto necessario ai fini dell’accessibilità e della continuità. E’ fondamentale la prevista responsabilizzazione delle ATS lombarde, che dovranno costruire “cabine di regia integrate” con la partecipazione degli enti che già svolgono questi servizi sul loro territorio, per programmare insieme quali interventi promuovere e valorizzare, tenendo presente i bisogni specifici.
“Finalmente una risposta positiva al tema dell’invecchiamento attivo - spiega Claudio Dossi, presidente dell’Auser provinciale Lecco - un provvedimento che darà sicuramente una ulteriore spinta. Come Auser provinciale ci metteremo subito in campo a fianco delle istituzioni per costruire e ampliare le progettualità che già abbiamo in campo e siamo pronti a progettare nuove risposte territoriali integrate in rete con altri soggetti, per rafforzare la risposta ai bisogni sociali degli anziani come la socializzazione e l’inclusione sociale, il benessere e l’autonomia e la partecipazione attiva della cittadinanza”.
Il raccordo che l’Ats dovrà garantire con le ASST, i Comuni, gli Ambiti territoriali e il Terzo settore può innescare meccanismi di intervento coordinato, valutabile nella sua efficacia, di messa in comune delle risorse, delle competenze, delle capacità organizzative. Non vanno tralasciate le “Case di comunità”, fondamentali per i servizi sanitari di prossimità e che oggi stentano ad assumere le funzioni per le quali sono state create.
Il percorso sulla predisposizione, entro la fine dell’anno in corso, dei nuovi Accordi dei piani di zona dovrà essere un altro strumento da utilizzare ai fini dell’integrazione e del potenziamento degli interventi sul territorio.
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