04 marzo 2024

Mandello Lario. Fuori di casa uno striscione: “Stop al genocidio. Il silenzio è complice”

Giorgio Galofaro scrive: “Oggi i palestinesi sono massacrati e io voglio cercare di rompere l’indifferenza”

Dal mandellese Giorgio Galofaro riceviamo e pubblichiamo:

“Stop al genocidio”. Mi sento di dire queste parole e anche esponendo uno striscione fuori dalla mia abitazione voglio cercare di rompere il silenzio e l’indifferenza.

Il 27 gennaio 1945 i soldati sovietici entrarono nel campo di sterminio di Auschwitz. Il loro Paese aveva già contato oltre 20 milioni di morti. Ma l’orrore che trovarono era inimmaginabile: quei soldati piangevano, non riuscivano a trattenere lacrime e dolore davanti a quell’orrore. Poche settimane dopo i soldati americani entrarono nel campo di sterminio di Dachau, in Germania, e vissero la stessa esperienza.

Fu istituito un Tribunale a Norimberga per giudicare e condannare dopo un giusto processo gli autori di quei crimini. Furono istituite le Nazione Unite per risolvere le controversie internazionali e far rispettare il diritto internazionale. C’erano forti tensioni tra le due grandi potenze Usa e Urss, che disponevano di arsenali nucleari in grado di distruggere il pianeta. Davanti a quel pericolo Papa Giovanni XXIII, uno degli uomini più grandi del secolo scorso, scrisse l’enciclica Pacem in terris. Fece appello agli uomini di buona volontà, fu ascoltato e rispettato. C’erano statisti che si chiamavano Kennedy, Kruscev, Adenauer e De Gaulle, in Italia avevamo politici del livello di Moro, Fanfani, Nenni, Togliatti e altri. I conflitti e le controversie venivano risolti con la diplomazia e il negoziato.

Venne anche istituito il Giorno della memoria, il 27 gennaio di ogni anno, per non dimenticare. Dallo scorso 7 ottobre oltre due milioni di persone nella striscia di Gaza sono chiusi in un campo di concentramento senza acqua né cibo, continuamente bombardati. Ad oggi sono state uccise oltre 31.000 persone, centinaia di migliaia sono i feriti e i malati senza cure. Tutti gli ospedali sono stati distrutti, come pure le abitazioni. La gente muore uccisa dalle bombe, per fame e per sete. Abbiamo visto migliaia di prigionieri palestinesi denudati, legati e bendati dai soldati israeliani, arrivano immagini raccapriccianti di migliaia di bambini e di adulti denutriti, mutilati e feriti.

I nazisti nascondevano i loro crimini, temevano che il loro stesso popolo non avrebbe potuto sopportare simili orrori. Oggi, nel 2024, tutto il mondo sa degli orrori di Gaza e il silenzio è complice.

Lo scorso 27 gennaio i nostri governanti hanno celebrato il Giorno della memoria. Parlavano del passato, ma totale silenzio sugli orrori e i massacri che si stanno consumando in Palestina. Durante il Festival di Sanremo un giovane cantante ha detto dal palco: “Stop al genocidio”. I vertici della Rai lo hanno censurato e rimproverato. La Rai dovrebbe fare servizio pubblico, educare, informare, diffondere cultura e conoscenze e aveva il dovere di raccogliere il messaggio di quel giovane cantante, di diffonderlo.

La regione di Gaza era una prigione a cielo aperto. Da decenni l’esercito israeliano, uno dei più forti al mondo, la bombardava e la invadeva provocando migliaia di morti, feriti, mutilati e distruzioni. L’azione terroristica di Hamas del 7 ottobre è la conseguenza di continui e inenarrabili massacri che i palestinesi subiscono dal 1948.

Lo stato di Israele nacque in seguito a una risoluzione dell’Onu che spartiva la Palestina tra arabi ed ebrei. Spartizione ritenuta ingiusta dagli arabi perché assegnava molti loro territori al nascente stato di Israele. Seguì una guerra, vinta dallo stato ebraico, che disponeva di un esercito meglio armato e organizzato degli sgangherati eserciti arabi. Durante quella guerra molte migliaia di palestinesi furono massacrati dall’esercito israeliano, ben 800.000 palestinesi furono cacciati, dovettero abbandonare le loro terre e rifugiarsi in campi profughi allestiti in altri Paesi.

Da allora una continua e martellante propaganda etichetta i palestinesi come terroristi, perché provano a opporsi all’espropriazione delle loro terre. Lo stato di Israele da decenni viola ogni diritto internazionale, attua pulizie etniche, discriminazioni e persecuzioni religiose. Nel totale silenzio e con la complicità dei Paesi occidentali.

Circa 2000 anni fa un uomo mite, palestinese di Galilea, di nome Gesù Cristo percorreva quelle terre, predicava la non violenza, amore per il prossimo, fratellanza e solidarietà e molta gente lo ascoltava. Il sinedrio dei giudei, oggi diremmo governo ebraico, lo vedeva come un pericolo, loro predicavano dal Vecchio testamento: occhio per occhio. Lo fecero condannare a morte sulla croce.

L’impero romano, oggi diremmo l’Occidente, rappresentato dal governatore Ponzio Pilato, permise questo crimine. Oggi i palestinesi sono massacrati a opera dei discendenti del sinedrio ebraico e come 2000 anni fa l’Occidente li lascia fare. Questi politici e governi così bravi a fare sanzioni e a mandare armi se la Russia vìola il diritto internazionale sono gli stessi che da decenni danno allo stato di Israele licenza di massacrare e anche di fabbricare armi nucleari.

Davanti al mondo e davanti alla storia questi politici saranno complici di un genocidio e porteranno vergogna e disonore. Invece della pace preparano nuove guerre, aumentano le spese militari arricchendo l’apparato militare industriale. Dove sono gli uomini “di buona volontà” per fermare la pazzia della guerra?

Giorgio Galofaro (Mandello Lario)

2 commenti:

  1. Finalmente qualcuno che con evidente,reale conoscenza dei fatti e della situazione geopolitica , che ha il coraggio e la capacità di dire la verità. Condivido totalmente il pensiero del Sig.Galofaro

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  2. Concordo pienamente con quanto scritto sopra....un analisi di piena coscienza del sig. Garofalo...un grazie sentito per aver dato voce a quello che magari si pensa ma non si dice

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