(C.Bott.) Leggere, è risaputo, aiuta a mantenere il cervello più giovane ed è un antidoto alla perdita di memoria e all’insorgere dei segni cerebrali di demenza, oltre a compensare i danni causati dall’Alzheimer e a preservare la memoria e le capacità di pensiero. In tema di prevenzione del decadimento cognitivo Mandello Lario è da anni all’avanguardia innanzitutto con il progetto “AllenaMente” finalizzato a sottoporre chi vi aderisce a un ciclo di stimolazione, fattore di prevenzione appunto del deterioramento cognitivo.
In prima linea nell’organizzazione delle iniziative di prevenzione ad esso correlate vi sono l’assessorato comunale ai Servizi sociali e il Gruppo volontari assistenza agli anziani, che lo scorso anno hanno proposto anche la book therapy, terapia che utilizza i libri come strumento di cura, conoscenza di sé e del proprio processo creativo.
A partire dall’autunno 2023 si erano tenuti dieci incontri presso il centro diurno comunale “Giorgio e Irene Falck”. Vi avevano partecipato una ventina di persone, coordinate e guidate dalla psicologa dottoressa Francesca Mauri. Insieme, erano stati letti e commentati di volta in volta i capitoli del libro L’ignoranza, romanzo dello scrittore di origine ceca Milan Kundera in cui si narra di un uomo e di una donna che si incontrano per caso mentre tornano al loro paese natale, abbandonato vent’anni prima scegliendo la via dell’esilio.
In un successivo ciclo di incontri era invece stato letto, con altrettanto successo, il libro Irina Nikolaevna di Paola Capriolo, storia di una misteriosa dama di compagnia che si trasferisce nella sua grande casa di Sanremo accanto a un compassato maggiordomo e a due “personaggi” silenziosi ma capaci di osservare ogni cosa con sorniona intelligenza: i gatti Lady Rowena e Sir Galahad.
Nelle pagine di Irina Nikolaevna rivive la Sanremo dorata della Bella époque e la lettura di questo romanzo non ha mancato di affascinare il gruppo di lettura. Una delle partecipanti ha scritto: “Per dare un’opinione su questo libro mi vengono in mente tre aggettivi: delicato, umoristico e profondo. Delicato perché l’autrice ha saputo affrontare temi tragici senza mai indulgere in particolari macabri, umoristico perché le battute di Lady Brown mi hanno strappato più di un sorriso, profondo perché il romanzo contiene parecchie frasi che fanno riflettere, ad esempio sulle privazioni, sull’invidia, sulle opere buone e sulla bellezza”.
Ora a Mandello è nuovamente tempo di book therapy. Un nuovo ciclo di quattro incontri verrà proposto il mese prossimo sempre presso il centro diurno di via Manzoni. Si terrà in queste date: 8, 15, 22 e 29 aprile. Dalle 17.30 alle 19 la fascia oraria di ogni incontro. Questa volta verrà letto e commentato il racconto La leggenda del santo bevitore di Joseph Roth.
Il libro fu pubblicato per la prima volta nel 1939, pochi mesi dopo la morte di Roth, esule a Parigi, e può essere considerato il suo testamento, la parabola che racchiude la cifra del suo autore, in seguito riscoperto come uno dei più straordinari narratori del secolo scorso.
Il clochard Andreas Kartak, originario delle province orientali dell’Impero absburgico, incontra una notte, sotto i ponti della Senna, uno sconosciuto che gli offre duecento franchi. Il clochard in un primo momento non vuole accettare, perché sa che non potrà mai rendere quei soldi. Lo sconosciuto gli suggerisce di restituirli, quando potrà, alla “piccola santa Teresa” nella chiesa di Sainte-Marie des Batignolles. Da quel momento in poi la vita del clochard è tutta un avvicinarsi e un perdersi sulla strada di quella chiesa, per mantenere un’impossibile parola.
Per informazioni sul nuovo ciclo di incontri ci si può rivolgere a Sonia al 339-56.29.437.
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