Dal gruppo politico e consiliare di “Casa Comune per Mandello democratica” riceviamo e pubblichiamo:
A proposito dell’intervento edilizio sull’area dell’ex campeggio è noto che il Tar di Milano si esprimerà a giugno sul ricorso dei privati contro l’ordinanza di demolizione della Provincia. Ricordiamo che anche il Comune di Mandello Lario si è costituito in giudizio, a nostro avviso impiegando denaro pubblico in modo molto discutibile trattandosi di un intervento privato.
Intanto il Consiglio di Stato, massimo organo della giustizia amministrativa, in altra causa relativa a un ricorso contro l’ordine di demolizione impartito per alcune opere abusive con la sentenza 2916/2024 dello scorso 27 marzo così si esprime: “In caso di vincolo paesaggistico sull’area qualsiasi intervento edilizio che risulti idoneo ad alterare il pregresso stato dei luoghi deve essere preceduto da autorizzazione paesaggistica, in assenza della quale è soggetto a sanzione demolitoria”.
Il Consiglio di Stato afferma, inoltre, che la valutazione di un intervento edilizio consistente in più opere (come avviene nel caso dell’area ex campeggio) deve effettuarsi in modo globale e non in termini atomistici, cioè in modo separato, in quanto la considerazione frammentata dei singoli interventi non consente di comprendere l’effettiva portata dell’opera.
L’abuso edilizio va quindi identificato guardando all’immobile nel suo complesso, senza valutare separatamente gli interventi singoli, perché valutare le singole parti non permette di comprendere pienamente l’impatto complessivo reale.
Ci sembra che ci siano motivi validi di analogia con la situazione di Mandello, considerato che manca l’autorizzazione paesaggistica provinciale (l’unica valida) e che l’ordinanza di demolizione emanata dalla Provincia riguarda l’intero complesso edificatorio, non soltanto la costruzione a lago.
Vedremo. Intanto restituiamo volentieri al sindaco l’espressione che di recente ha utilizzato sui social dando ragione a chi attaccava volgarmente il nostro gruppo: “Chi è causa del suo mal pianga se stesso”.
Il gruppo politico e consiliare di “Casa Comune”
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