Una sua opera è stata selezionata al concorso d’arte contemporanea organizzato dal “GARTE”. Dal 2 marzo una sua personale al Lavello di Calolziocorte
Il mandellese Gianmaria Lafranconi a Palazzo Lombardia accanto alla sua opera.
(C.Bott.) Il 2023 gli aveva regalato belle soddisfazioni e il nuovo anno è iniziato per lui nel migliore dei modi. C’è infatti anche un’opera di Gianmaria Lafranconi tra quelle selezionate per il concorso d’arte contemporanea organizzato dal “GARTE”, il Gruppo artistico culturale di Milano la cui frequentazione si è rivelata di fondamentale importanza nel percorso dell’artista mandellese.
“Essere italiani” la denominazione del concorso (della giuria facevano parte Paola Caramel, Valentina Carrera, Francesco Giulio Farachi, Graziano Filippini, Virgilio Patarini, Vincenzo Scardigno e Federico Troletti), che oltre alla pittura abbracciava anche la scultura e la fotografia e che è sfociato nell’allestimento di una mostra presso Palazzo Lombardia.
Lafranconi ha presentato un’opera che “parla” dell’Italia Paese di torri e campanili e degli italiani, artisti e “campanilisti” da sempre.
Inaugurata sabato 17 febbraio, la mostra Essere italiani” rimarrà allestita fino al 10 marzo e potrà essere visitata dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 19, sabato e domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 18.30 (ingresso da via Galvani 27).
Ad attendere Gianmaria Lafranconi vi è peraltro anche una mostra personale. Sarà allestita da sabato 2 marzo al Lavello di Calolziocorte con la presentazione della critica e storica dell’arte Angiolina Petecchia.
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