Ricevere una telefonata o un messaggio di convocazione presso la caserma dei carabinieri o al Pronto soccorso o da qualsiasi altra parte può essere la strada utilizzata per far lasciare incustodita la casa
Prima in alcuni comuni del Lago, ora anche a Mandello Lario non mancano segnalazioni di tentativi di truffa, in particolare ai danni di persone anziane ma non soltanto. I malintenzionati hanno svariate possibilità di conoscere le varie situazioni familiari e i metodi utilizzati per percorrere la strada della truffa sono i più disparati e fantasiosi.
“Se si viene contattati al telefono o per strada - è la segnalazione che parte appunto da Mandello - occorre mantenere la calma e controllare lo stato d’ansia che i truffatori sfruttano per imbrogliare. Ricevere una telefonata o un messaggio di convocazione presso la caserma dei carabinieri o al Pronto soccorso o da qualsiasi altra parte può essere il tentativo di farci lasciare incustodita la casa. Frequente è poi la richiesta di soldi o addirittura di catenine d’oro per aiutare un nipote o una nipote che hanno causato oppure subìto un incidente stradale”.
Come comportarsi allora in simili frangenti? “Per prima cosa - risponde Guido Zucchi, assessore comunale ai Servizi sociali - un invito a chi non è anziano: parliamo di questi argomenti con genitori e nonni, mettiamoli sul “chi va là”. Usiamo questo argomento come occasione di dialogo in famiglia, soprattutto se il nostro caro vive da solo. Ai meno giovani, invece, va detto di non cedere mai ai ricatti e di contattare immediatamente il nipote o la sua famiglia per sincerarsi delle reali condizioni di salute”.
Quindi altri inviti: “Diffidiamo da chi vuole entrare in casa qualificandosi come carabiniere, avvocato o dipendente di enti che forniscono servizi di pubblica utilità. Ricordiamoci che gli appartenenti alle forze dell’ordine si presentano presso le abitazioni private indossando di norma l’uniforme e non chiedono mai denaro contante o preziosi. Impediamo poi l’accesso in casa alle persone che non conosciamo, chiamando il 112 oppure richiedendo la presenza di qualche vicino o familiare”.
Per i reati di truffa online, hackeraggio, sostituzione di persona sui social o in rete, frode informatica, diffusione illecita di immagini altrui o di altri dati sul web occorre contattare la Polizia postale. Per Mandello è competente Como e questo è il recapito a cui fare riferimento: Sezione operativa sicurezza cibernetica (ex Polizia postale), via M.E. Bossi 3 - Como (telefono: 031-27.63.036, indirizzo e-mail dipps502.0300@pecps.poliziadistato.it (orario al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13).
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