Motu e Ernest il giorno delle loro nozze celebrate a Lecco. |
(C.Bott.) La loro è una storia che avrebbe potuto avere un epilogo drammatico e che ha conosciuto momenti di dolore e di autentica angoscia. Ma è anche una storia fortunatamente a lieto fine, con le nozze a coronare il loro sogno d’amore. E’ la storia di Motu, 31 anni, e Ernest, trentaquattrenne, lei nigeriana lui ghanese.
Insieme, partendo dalla Libia, hanno attraversato il Mediterraneo su un barcone e hanno visto morire tanti loro compagni di viaggio. Nel maggio 2017 sono approdati sulle coste calabresi e da lì hanno raggiunto la terra lariana, lui accolto nel campo allestito al Bione di Lecco lei ospitata presso la comunità “Il Gabbiano”.
A fine gennaio si sono sposati nella città manzoniana e a celebrare il matrimonio è stato l’assessore al Welfare del Comune di Lecco, Emanuele Manzoni.
Quel lieto fine ha un risvolto anche mandellese. Se una raccolta fondi aveva fatto sì che si potessero pagare le spese per le nozze, l’abito da indossare nel giorno più importante della sua vita Motu l’ha infatti trovato alla “boutique dell’usato” allestita due anni fa a Somana di Mandello Lario, nei locali dell’oratorio, con tre obiettivi: innanzitutto non sprecare tutto ciò che può essere riciclato e rigenerato, dunque riutilizzato, devolvere l’intero ricavato delle offerte raccolte alla parrocchia e, non ultimo, creare un significativo momento di aggregazione.
Già lo scorso anno quattro spose avevano trovato proprio a Somana l’abito da indossare per le loro nozze. E qualche settimana fa, grazie alla “boutique dell’usato”, il giorno in cui Motu e Ernest hanno coronato il loro sogno d’amore è stato ancora più bello e speciale.
Nessun commento:
Posta un commento