La
Provincia di Lecco, nell’ambito delle attività di monitoraggio dei giovani operatori
volontari attivi nel programma “Articolo 9 - Interesse nelle nuove generazioni”
con il progetto “Ambiente, mobilità e protezione civile: Comuni, Parchi,
Comunità montana e Provincia insieme per una nuova ripartenza”, ha scelto per
il secondo incontro quadrimestrale di avvalersi della collaborazione del Comune di Bellano. Ciò al fine di
organizzare una giornata di divulgazione culturale nel borgo lariano.
Così nei giorni scorsi il sindaco Antonio Rusconi, l’assessore comunale al Turismo Irene Alfaroli, il consigliere provinciale Carlo Malugani e i responsabili dell’Ufficio di Servizio civile della Provincia di Lecco hanno accolto i giovani volontari davanti alla sede municipale bellanese.
Il programma culturale si è aperto con il saluto del primo cittadino davanti al recentissimo mosaico antistante il municipio recante la raffigurazione del nuovo stemma comunale, emblema della fusione tra Bellano e Vendrogno.
Rusconi ha spiegato ai ragazzi il significato araldico e storico del blasone, per poi proseguire con una visita negli spazi istituzionali (sala consiliare, ufficio del sindaco, ufficio del segretario) accompagnata dalla descrizione dettagliata degli arredi, dei quadri e degli oggetti d’arte elegantemente disposti e dedicati alla celebrazione degli artigiani e artisti locali.
La visita è proseguita all’interno dei vicoli del borgo, al complesso residenziale Santa Marta, anticamente Palazzo Lorla, riconsegnato alla comunità nel dicembre 2018 dopo un meticoloso restauro. L’esperta d’arte incaricata di condurre i ragazzi all’interno del centro culturale ha spiegato loro che il complesso residenziale è attualmente affidato ad “ArchiViVitali”con il compito di allestire mostre d’arte contemporanea.
All’interno dell’edificio, dove un tempo c’era la balera, è stato ricreato il suggestivo studio d’arte dedicato al pittore bellanese Giancarlo Vitali, del quale i ragazzi hanno potuto approfondire l’inteso legame esistente tra le sue opere e la storia della gente e del territorio bellanese.
Non poteva mancare la visita all’Orrido di Bellano e alla Ca’ del diavol. All’interno della torretta a tre piani a pianta pentagonale nota appunto come Ca’ del diavol i ragazzi sono stati inizialmente accolti da un video sulla figura storica di Sigismondo Boldoni con illustrazioni della storia dell’Orrido, delle origini del territorio bellanese e delle leggende del paese, tra cui la rievocazione storica della Pesa vegia.
I ragazzi hanno vissuto un’esperienza avvincente di conoscenza della bellezza naturale del territorio attraverso un viaggio virtuale (con moderne postazioni VR) che ripercorre il corso del torrente Pioverna: con partenza dal museo sono arrivati alla gola del fiume, attraversato tutta la Valsassina per giungere alla vetta della Grigna e al rifugio Brioschi e infine sorvolare i monti della Muggiasca, per tornare alla Ca’ del diavol.
I giovani volontari hanno continuato la visita attraversando le gole dell’Orrido grazie al sistema di passerelle ancorate sulle alte pareti a picco sull’acqua. Hanno potuto ammirare il fascino di questo luogo di naturale bellezza, definito “orrore di un’orrenda orrendezza” dal poeta Sigismondo Boldoni, che ha ispirato moltissimi scrittori. Hanno imparato, attraverso i racconti di una guida, il profondo legame che lega Bellano all’acqua e che ha consentito al borgo la costruzione di ferriere, filande e del famoso cotonificio Cantoni, nonché di una centrale elettrica.
L’ ultima visita didattica si è tenuta al frantoio oleario di Biosio, frazione a pochi minuti da Bellano. I ragazzi hanno scoperto l’impianto altamente tecnologico realizzato con la collaborazione della Comunità montana della Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera, realizzato con l’obiettivo di servire gli olivicoltori del Lario e dare la possibilità di trasformare le preziose olive in un olio di alta qualità, un prodotto eccelso: l’olio Dop Laghi lombardi - Lario.
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