Dal gruppo politico e consiliare di “Casa Comune per Mandello democratica” riceviamo e pubblichiamo:
Le due notizie importantissime di questi giorni riguardano la nota questione edilizia dell’ex area campeggio e il nuovo piano di governo del territorio di Fasoli impugnato davanti al Tar da Legambiente Lombardia. Due vicende gravissime tra loro intrecciate perché mettono in risalto, ancora una volta, la propensione a cementificare brutalmente il paese da parte di Fasoli e dei suoi, in barba a qualsiasi regola anche soltanto di buon senso.
Ricordiamo alla cittadinanza, innanzitutto, che su entrambe le vicende “Casa Comune” è da lungo tempo impegnata nello svelare pubblicamente cosa sta succedendo e quali sono le responsabilità del sindaco e della sua maggioranza. Anche sul Pgt abbiamo contrastato in tutti modi (in consiglio comunale e in momenti pubblici) la pessima decisione assunta da Fasoli con argomentazioni puntuali che denunciavano, in sintesi, l’eccessivo consumo di suolo e la previsione e facilitazione di nuova edificazione che fa letteralmente a pugni con la perdita costante di residenti.
Ora, la questione dell’ex area campeggio verrà decisa definitivamente dal Tar a giugno, come stabilito nell’udienza dello scorso 14 febbraio. Attiriamo intanto l’attenzione sul fatto che il Tar non ha sbloccato il cantiere come richiesto dal privato costruttore, cosa non di poco conto. Ma non si tratta solo di attendere le decisioni del giudice: Fasoli all’inizio dichiarava che tutto era a posto, poi che tutto sarebbe andato a posto, ora che tutto andrà a posto… Ci indigna questo prendersi gioco della comunità perché a farlo è un sindaco che dovrebbe invece dire la verità e essere trasparente nella comunicazione.
Adesso Fasoli si ritrova davanti al Tar anche per il peggior piano di governo del territorio della provincia, visto che Legambiente Lombardia ha impugnato quello di Mandello e non altri. Le argomentazioni sono davvero forti: ci colpiscono quelle che fanno riferimento alle prescrizioni regionali e provinciali completamente disattese da Fasoli e ovviamente e quelle attinenti alla mancata riduzione del consumo di suolo. Anche in questo caso il sindaco fa orecchio da mercante e sminuisce la gravità del fatto.
“Casa Comune” aveva ripetutamente segnalato, in consiglio comunale, che il Pgt aveva troppe incongruenze e che i numeri non tornavano, ma anche in quel caso il sindaco, dall’alto del suo sapere, ci disse che non sapevamo fare politica e che non capivamo nulla di urbanistica. Si è visto.
A marzo terremo una serata pubblica su questi temi e assumeremo altre iniziative
in paese. I cittadini mandellesi devono sapere esattamente cosa sta succedendo
e perché. Non lo sapranno mai dal sindaco e dalla sua genuflessa e pavida
maggioranza (che “a microfoni spenti” si lamenta, eccome, del comandante)
quindi ci pensiamo noi.
Sindaco Fasoli, la invitiamo nuovamente per un confronto con un nostro
rappresentante, visto che non ha mai risposto al primo invito. Chissà perché...
Il gruppo politico e consiliare di “Casa Comune”
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