Da Marco Mauri e Nunzio Marcelli, consiglieri comunali della lista “Vivere Lierna”, riceviamo e pubblichiamo:
Caro sindaco Stefanoni, forse il tuo motto preferito ti impedisce di avere una visione a tutto tondo del nostro bel paese. Considerate le scelte che hai fatto determinando l’aumento della tua indennità di 900 euro al mese - con il costo complessivo di circa 3.000 euro al mese, annuale di 35.000, nel quinquennio di 145.000 (Mauri avrebbe fatto il sindaco rinunciando all’indennità e ad altro risparmiando appunto 145.000 euro, disponibili per i disabili e per altri interventi) - invece di dedicare tanto tempo ai social polemizzando con i consiglieri avresti dovuto dedicare il tempo necessario per risolvere le questioni rilevanti che attendono da anni una soluzione e che interessano il paese. Ad esempio: ex seminario/edifici fatiscenti, chiosco di Grumo e luci nelle gallerie, spiaggia di “Riva nera”, “Riva bianca”, accessi scolastici, personale, orari e servizi comunali, costi, tasse e balzelli, statuto e regolamenti, raccolta differenziata dei rifiuti e altro ancora.
Da oltre un anno notiamo una notevole fibrillazione e una curiosa generosità grazie alle tasse dei contribuenti. L’ambulatorio medico era attivo anche all’interno dell’edificio comunale e i fatti non hanno bisogno della tua negazione. Nessuno ha contestato l’idea o la realizzazione dell’ambulatorio nello stabile delle associazioni, abbiamo precisato che l’accessibilità ai disabili non è stata concessa per grazia di qualcuno ma una condizione indispensabile per l’apertura di tale servizio, grazie anche ai medici che contribuiscono con una parte delle spese di gestione.
Se per Stefanoni è prassi attribuirsi i meriti e dare le colpe agli altri, innanzitutto noi pensiamo che sono le capacità, il lavoro e la passione dei privati, che ci mettono del loro per raggiungere il buon livello di accoglienza turistica. Sappiamo anche che i dati delle presenze sul Lago, le opportunità, le iniziative e i servizi che gli altri comuni mettono a disposizione rispetto al nostro fanno la differenza.
L’accesso agli atti amministrativi è regolato dalla legge e dai regolamenti e non è data facoltà al sindaco di turno di evitarne l’applicazione, così come l’accesso al protocollo informatico da parte del consigliere comunale. Al lamento di qualcuno ha provveduto il prefetto, consigliandolo di non opporsi. Aggiungiamo che l’accesso agli atti e le frequentazioni settimanali negli uffici sono state pesantemente limitate dalla delibera che Stefanoni ha voluto e votato.
Lasciando al sindaco la convinzione per il buon esito delle sue segnalazioni e per il percorso tattilo-plantare, va detto che il menù in Braille dell’anno 2009 per i tre ristoranti di Lierna è stato un intervento positivo durato un solo anno.
Dispiaciuti per il fatto che Stefanoni dimostri di ignorare il lavoro degli amministratori precedenti, ribadiamo che Marcelli, con 188 voti di preferenza e con costi per il contribuente irrilevanti, per quanto di competenza in ambito scolastico e non solo quello, a Lierna o in altro luogo per i disabili e per gli altri ha sempre fatto la sua parte senza mistificare i fatti, senza la propaganda “usa e getta” e senza le preconfezionate narrazioni tanto care al sindaco.
Marco Mauri e Nunzio Marcelli (“Vivere Lierna”)
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