(C.Bott.) A livello internazionale ci si prepara a celebrare il 27 gennaio il Giorno della memoria, ricorrenza istituita nel 2005 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per commemorare le vittime dell’Olocausto. La data è simbolica, in quanto il 27 gennaio del 1945 le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.
Mandello Lario onorerà la significativa ricorrenza martedì 23 gennaio. Quella sera al teatro comunale “Fabrizio De André” (inizio alle ore 21, ingresso gratuito) verrà rappresentato lo spettacolo “Perlasca. Il coraggio di dire no”, scritto e interpretato da Alessandro Albertin per la regìa di Michela Ottolini.
Perlasca, “giusto tra le nazioni”, è un uomo semplice che, nella Budapest del 1944, si mette al servizio dell’Ambasciata di Spagna. Affronta la morte ogni giorno, si trova faccia a faccia con Adolf Eichmann, si spaccia per Console spagnolo perché sceglie di salvare la vita a molte persone. Alla fine saranno più di 5.200 e non soltanto ebrei.
Vive nell’ombra per più di 40 anni, non sentendo mai l’esigenza di raccontare la sua storia a nessuno. Nel 1988 viene rintracciato da alcune donne ebree ungheresi da lui salvate in quel terribile inverno di Budapest.
La storia di Giorgio Perlasca dimostra come per ogni individuo sia sempre possibile fare scelte alternative anche nelle situazioni peggiori, in cui l’assassinio è legge di Stato e il genocidio parte di un progetto politico.
A chi gli chiedeva perché lo avesse fatto, rispondeva semplicemente: “Ma lei, avendo la possibilità di fare qualcosa, cosa avrebbe fatto vedendo uomini, donne e bambini massacrati senza un motivo se non l’odio e la violenza?”.
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