Osvaldo Motta (a destra) in una foto che lo ritrae con Mario Riva, per lunghi anni presidente del Milan club Mandello.
(C.Bott.) Mandello Lario darà domani, martedì 23 gennaio, l’estremo saluto a Osvaldo Motta, morto all’età di 68 anni.
Malato da alcuni mesi, Motta lascia il ricordo di una persona solare. Nessuno, poi, potrà dimenticare la sua grande passione per il Milan, che lo aveva portato a frequentare per molti anni lo stadio “Meazza San Siro” di Milano in occasione delle partite casalinghe della squadra rossonera e a ricoprire un ruolo prezioso all’interno del Milan club Mandello, sodalizio che lo vedeva impegnato in prima persona anche quando si trattava di organizzare trasferte all’estero per le sfide di Coppa Campioni.
Un'immagine d'archivio di una "trasferta" a Livigno del Milan club Mandello. Osvaldo Motta è il primo in basso a sinistra.
Osvaldo Motta lascia la moglie Stefania, i figli Elisa e Federico e il fratello Cesare (un altro fratello, Bruno, era mancato una decina di anni fa).
A ricordarlo sono anche i suoi coscritti del 1955, che nell’annuncio funebre affisso sui muri di Mandello hanno scritto: “Quando una persona ci lascia un pezzo del nostro cuore va via con lei. Possa il suo ricordo colmare questo vuoto”.
I funerali si svolgeranno come detto domani, alle ore 15, nella chiesa parrocchiale di Santa Eufemia a Olcio, la frazione mandellese di cui Osvaldo Motta era originario.
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