Apprezzato come
ogni anno lo spettacolo dei fuochi d’artificio. Questa mattina
alle 10.30 messa solenne nella chiesa della frazione
(C.Bott.) Un misto di profano e di sentita devozione
popolare per una festa, quella di San Vincenzo, che ogni anno anima e “accende”
la frazione bellanese di Ombriaco, con le finestre e i balconi delle sue case
addobbati come nelle più importanti occasioni e con le cantine del suggestivo
borgo aperte per accogliere non soltanto i residenti ma chiunque raggiunga questa
località con il proposito di condividerne la giovialità e appunto la voglia di
fare festa e di mettersi alle spalle, almeno per qualche giorno o magari anche
soltanto per una sera, problemi e preoccupazioni.
E’
stato così anche quest’anno, con gli “Amici di Ombriaco” mobilitati per offrire
ai partecipanti alla festa occasioni di svago, momenti gastronomici e appunto
spazi di condivisione e allegria.
Già
sabato una grande tombolata, una cena in compagnia e una serata dominata dal
karaoke avevano preparato al meglio gli appuntamenti classici di ogni vigilia
di San Vincenzo, rappresentati dall’illuminazione della frazione, dalla cena
con i patol (i tradizionali ravioli
da gustare accompagnati da un ottimo vino rosso di Valtellina), dai “nusit”, altra
delizia tipica della ricorrenza, e dai sempre suggestivi fuochi d’artificio.
Oggi,
ricorrenza liturgica di san Vincenzo, alle 10.30 nella chiesa della frazione
messa solenne. Dopodiché Ombriaco tornerà ai ritmi della vita di ogni giorno,
con il pensiero però rivolto già da domani alla festa del 2025.
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(foto Alberto Locatelli)
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