A dirlo è Gabriella Friso per conto di Legambiente, che scrive: “Il Comune non rispetta la legge che prevede che l’accesso alle rive e alle spiagge demaniali sia gratuito”
Da Gabriella Friso di Legambiente riceviamo e pubblichiamo:
Il sindaco di Dervio ha sottoposto a una vera gogna mediatica cinque persone accusandole di aver presentato un ricorso perché Corenno perdesse la nomina di uno dei “borghi più belli d’Italia”. Questa notizia è falsa!
Questo è ciò che abbiamo scritto: “Non siamo certo contrari all’ammissione del borgo di Corenno Plinio nell’Associazione “Borghi più belli d’Italia”, date le riconosciute qualità urbanistiche, artistiche e storiche di un luogo che tutti noi amiamo, ma auspicheremmo che la vostra associazione, con l’autorevolezza e la credibilità consolidate negli anni, voglia intervenire per subordinare in qualche modo tale ammissione all’eliminazione dell’iniquo ticket di ingresso, o almeno a una sua preventiva e radicale modifica che lo renda completamente rispettoso della normativa vigente, così come è stato segnalato e chiesto da più parti”.
Infatti ad esempio il Comune non rispetta la legge che prevede che l’accesso alle rive e alle spiagge demaniali sia gratuito, soltanto per citare una delle numerose irregolarità che abbiamo rilevato. Questa posizione era stata ulteriormente ribadita nel messaggio che accompagnava la nostra missiva, ricevendo anche l’assicurazione che l’esclusione sarebbe stata fatta solo “come ultima ratio a fronte di palesi violazioni delle nostre norme statutarie”.
La stessa associazione aveva già chiesto, prima della nostra segnalazione (non ricorso), informazioni al sindaco proprio sul biglietto d’ingresso, ricevendo in risposta solo una cartina, come ci ha scritto lo stesso presidente. Quindi se colpe o responsabilità si dovranno cercare, ovviamente non fanno capo alla nostra segnalazione ma al non rispetto delle condizioni previste dalle norme che regolamentano l’ammissione nell’elenco tanto agognato, ammissione che lo stesso presidente non metteva in forse in attesa della decisione del direttivo, ma avrebbe potuto semmai essere condizionata, entro il 2024, a modificare drasticamente l’applicazione di questo ticket, fino all’annullamento, se considerato incompatibile con i requisiti previsti dall’Associazione “Borghi più belli d’Italia”. Pertanto se Cassinelli e gli amministratori di maggioranza volessero, hanno già la soluzione per evitare qualsiasi esclusione di Corenno!
La reazione del sindaco, invece, pare proprio cercare un capro espiatorio per evitare di rispondere delle sue scelte. Mai un’Amministrazione è stata così divisiva nel nostro paese, ha creato due fazioni contrapposte utilizzando metodi che ormai sono diventati la norma: una oligarchia che decide nel silenzio, difficoltà e ostacoli ad accedere agli atti ufficiali, persone bannate dai siti istituzionali, mancanza di spazi istituzionali perché la minoranza o gli stessi cittadini possano esprimere i loro suggerimenti o critiche, notizie diffuse in maniera da creare falsi responsabili, fino ad arrivare agli insulti nei bar, oltre alla diffusione di notizie che non rispondono al vero, come in questo caso
Questa non è né democrazia e neppure rispetto nei confronti delle posizioni di persone, sicuramente critiche sull’operato dell’Amministrazione, che sono assolutamente legittime e corrette visto che Dervio e le sue frazioni non sono proprietà del sindaco ma di tutti i cittadini e le leggi valgono anche per questa Amministrazione. Anzi è auspicabile che non solo quei “vituperati 5”, di cui faccio parte e lo rivendico, ma anche altri cittadini che hanno a cuore la tutela del nostro paese e che soffrono quando vedono opere inutili se non devastanti per il patrimonio, intervengano anche loro invece di limitarsi a schierarsi pro o contro, magari senza preoccuparsi di conoscere la verità.
Gabriella Friso - Legambiente
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