(C.Bott.) “Io sono nato in via Riva della Glorietta, dove eravamo in affitto in casa Gini. Tra i primi ricordi più vivaci ho ancora la gelateria del Costantin, a pochi passi da dove abitavo, sul fondo di piazza Roma”. Dalla Polinesia francese, dove da alcuni anni svolge il suo ministero, padre Sandro Lafranconi si rivede bambino e a dargliene lo spunto è il traguardo tagliato proprio oggi da Luciana Costantin e Gigi De Pellegrin, quello del loro sessantaduesimo anniversario di nozze.
“Ho
impresse nella memoria - ci scrive appunto dalla Polinesia il missionario
mandellese - tre immagini. La prima è quella della “macchina per fare il gelato”
che campeggiava, con il suo color giallo crema, dietro il bancone della
gelateria. Poi il mitico carrettino che sostava in zona giardini. Si muoveva a
pedali e aveva la piccola pozzanghera del ghiaccio che sciogliendosi
gocciolava. Poi lei, "la signora Luciana", come mamma e papà ci avevano insegnato
a salutarla. Sorridente, gentile, piacevole, proprio come il suo gelato”.
Già, il gelato del “Costantin”. Ricorda ancora padre Sandro: “Quattro gusti:
limone, fragola, cioccolato ma soprattutto il tipico, inconfondibile, mitico
gelato alla crema. Nelle parigine di diversa grandezza o, golosità da gran
festa, nella coppa rotonda di cartone cerato. E l’immancabile domanda: coppa
piccola o grande? Per me il gelato alla crema, ovunque sia andato, anche al “Giolitti”
di Roma, ha sempre avuto un punto di confronto: più o meno buono di quello
della mia infanzia, quello del Costantin”.
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