Un classico della letteratura nordica e un interessante quanto suggestivo momento culturale proposto il pomeriggio dell’antivigilia di Natale dal Circolo Arci “Promessi sposi” di Mandello Lario, in via Montello a Molina. L’appuntamento è infatti per domani, sabato 23 dicembre, alle ore 16, quando Maurizio Bertoli e Giorgio Galimberti saranno protagonisti di una lettura pubblica del racconto Il pastore d’Islanda di Gunnar Gunnarsson, tra i più importanti esponenti della letteratura islandese.
Il Natale può essere festeggiato in tanti modi, ma Benedikt ne ha uno tutto suo: ogni anno la prima domenica di Avvento si mette in cammino per portare in salvo le pecore smarrite tra i monti, sfuggite ai raduni autunnali delle greggi. Nessuno osa sfidare il buio e il gelo dell’inverno islandese per accompagnarlo nella rischiosa missione, o meglio nessun uomo, perché Benedikt può sempre contare sull’aiuto dei suoi due amici più fedeli: il cane Leó e il montone Roccia.
Comincia così il viaggio dell’inseparabile terzetto, la “santa trinità” come li chiamano in paese, attraverso l’immenso deserto bianco, contro la furia della tormenta che morde le membra e inghiotte i contorni del mondo, cancellando ogni certezza e ogni confine tra la terra e il cielo. E’ qui che Benedikt si sente al suo posto, tra i monti dove ha sepolto i suoi sogni insieme alla paura della morte e della vita, nella solitudine che è in realtà “la condizione stessa dell’esistenza”, con il compito cui non può sottrarsi e che porta avanti fiducioso, costi quel costi, in un continuo confronto con gli elementi e con se stesso, per riconquistare un senso alla dimensione umana.
Nella sua semplicità evocativa Il pastore d’Islanda è il racconto di un’avventura che diventa parabola universale, un gioiello poetico che si interroga sui valori essenziali dell’uomo, un inno alla comunione tra tutti gli esseri viventi.
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