(C.Bott.) Di Maggiana era un simbolo e la memoria storica. In questa frazione di Mandello Lario Lucia Micheli aveva sempre abitato. La sua casa era in contrada Castello, poco distante dalla torre “del Barbarossa”. Un’abitazione semplice affacciata sulla corte “Carbuntee”.
Se si trattava di essere di aiuto a qualcuno lei c’era. Sempre e comunque. Sì, una donna intraprendente e con un carattere schietto, pronta a mettersi al servizio di chiunque si rivolgesse a lei, a iniziare dagli ammalati e dai più bisognosi.
E una donna con una grande fede, che lei manifestava anche nel suo amore per la chiesa di Sant’Antonio e dedicando tempo ed energie alla sua parrocchia di Crebbio, alla cura, all’abbellimento e al decoro dell’edificio religioso, in totale spirito di servizio.
Amava molto le tradizioni, Lucia Micheli. E i suoi occhi si “accendevano” quando - in occasione delle feste e delle sagre organizzate a Maggiana - proprio la corte dove lei abitava si trasformava in una cucina all’aperto dove veniva preparato in particolare il paradell, dolce tipico della gastronomia mandellese.
E poi le belle tradizioni, come quella dei Giüdee, portata avanti fino alla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso. Lucia Micheli non mancava mai a quell’appuntamento. Ogni anno, ogni Venerdì santo.
Di Lucia Micheli, morta nel maggio 2020 all’età di 87 anni, si parlerà oggi pomeriggio alle 14.30 al centro diurno comunale di via Manzoni. E a “raccontarla” sarà Carla Maria Stropeni di Olcio. Un’occasione preziosa per tutti coloro i quali hanno conosciuto Lucia, o magari ne hanno soltanto sentito parlare.
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