Mostra “Le vie del vetro sul Lario e nel Lecchese” presso lo Spazio cultura Coop Dervio (entrata da via Greppi) per iniziativa dell’associazione “ImmaginArti”. L’inaugurazione è prevista per venerdì 8 dicembre alle ore 17, dopodiché la rassegna espositiva rimarrà allestita fino al 14 gennaio e potrà essere visitata il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 (gli altri giorni su appuntamento).
La mostra è nata per il Museo archeologico del Barro, creato per conservare e presentare al pubblico i reperti rinvenuti nel corso degli scavi archeologici dei Piani di Barra, dove è stato riportato alla luce un grande insediamento fortificato di epoca tardo romana e alto medievale, costruito al momento delle guerre tra bizantini e goti per il controllo del territorio prealpino, area strategica di accesso alla pianura padana.
Risultato di varie ricerche sulla storia del vetro condotte nel 2022, anno internazionale del vetro, è composta da una serie di pannelli e da materiali originali. Dapprima si sviluppano le tematiche della scoperta del vetro e delle tecniche di lavorazione antiche, con particolare riferimento all’età romana e altomedievale, documentata anche negli scavi sul Monte Barro.
La ricerca sul territorio lariano ha portato poi a evidenziare alcune esperienze particolari. Innanzitutto la storia della vetreria di Fiumelatte, aperta dagli industriali Venini ai primi dell’Ottocento e funzionante fin oltre la metà del secolo XIX. La presenza di manifatture come quella di Fiumelatte è caratteristica della regione dei laghi lombardi e si lega alla disponibilità di materie prime indispensabili per la lavorazione del vetro e di combustibile per l’alimentazione dei forni.
Le storie dei proprietari delle fabbriche e dei lavoranti, spesso immigrati dal centro Europa, hanno lasciato tracce ancora vive nei nostri paesi. Su questo argomento Marina Uboldi ha pubblicato il volume Storie di vetro. La vetreria Venini di Fiumelatte e altre fabbriche nel territorio dei laghi lombardi, edito nel 2016 dall’Associazione culturale “Luigi Scanagatta” di Varenna.
Poi la poco conosciuta storia dei fabbricanti di barometri e strumenti scientifici, che diede vita nella seconda metà del Settecento e nell’Ottocento a un consistente fenomeno di emigrazione dalle nostre terre verso il Centro Europa e l’Inghilterra.
Un esempio di odierna realtà artigianale è costituito dalla produzione di addobbi natalizi, palle di vetro borosilicato e figurine soffiate a mano e decorate una ad una dalla ditta Gilardoni di Bellagio.
Infine la sezione dedicata alla lavorazione delle perle in vetro, che da Venezia per secoli sono state esportate e diffuse in tutto il mondo, permette anche di ammirare e godere di oggetti antichi e moderni, alcuni assemblati con gusto da Betty Sartori, creatrice di bijoux.
Per la collaborazione e il prestito di alcuni oggetti i promotori della mostra ringraziano “Glass Christmas Ornaments” di Bellagio, Giovanni Rossi di Bellano, Elisabetta Sartori - “Betty Bijoux” di Dervio e Augusto Panini di Como.
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