Al “De André” ieri sera l’incontro organizzato dallo schieramento consiliare di minoranza per informare sull’intervento in atto sull’area dell’ex campeggio
(C.Bott.) “Continueremo a vigilare e a informare su tutto quanto accadrà, ma abbiamo bisogno del sostegno di tutti e che ciascuno di voi si faccia portavoce nel farsi comunicatore su questa vicenda, perché questa è una battaglia di democrazia e perché è inammissibile che nessuno voglia ammettere di aver commesso errori o che vi siano state clamorose sviste. E sappiate che in noi troverete sempre attenzione e disponibilità”.
Riccardo Mariani, coordinatore politico di “Casa Comune”, ha concluso così l’incontro pubblico che si è tenuto ieri sera al teatro “De André” di Mandello Lario per informare la cittadinanza sul discusso progetto di riqualificazione in atto sull’area dell’ex campeggio.
“E’ una serata informativa”, aveva detto introducendo l’incontro lo stesso Mariani, per poi ribadirlo a più riprese. E allora via alla cronistoria dell’intera vicenda partendo dalla fine, dunque dalla presa di posizione dell’Autorità di bacino dello scorso 10 ottobre secondo cui “una porzione limitata della costruzione sconfina in ambito demaniale” e dalla successiva disposizione della Provincia di sospendere i lavori sull’intera area ai sensi della normativa regionale in materia paesaggistica”.
“Fin da aprile - ha detto l’ex sindaco di Mandello - “Casa Comune” aveva chiesto ai vari enti competenti se quell’intervento avesse tutti i crismi della legittimità e dunque di verificare il progetto in relazione in particolare alla realizzazione di un edificio a lago in adiacenza alla spiaggia demaniale, all’incertezza nella destinazione d’uso della spiaggia stessa e nella consapevolezza che l’edificio a monte di via Lungolario dovesse essere costruito con un’altezza superiore ai 15 metri”.
C’erano tutti i consiglieri comunali dello schieramento di minoranza, sul palco del “De André”. E sono stati in particolare Franco Corti e Pino Valsecchi a illustrare le slide relative ai vari passaggi della vicenda partendo dal consiglio comunale dell’aprile 2022, quando “Casa Comune” votò contro il progetto riguardante il permesso di costruire in deroga alle previsioni del vigente piano di governo del territorio, con sottoscrizione di una convenzione tra il Comune e il privato. “Quel progetto - hanno ricordato - prevedeva la realizzazione di due edifici, uno in sostituzione di quello “dismesso con criticità” e con un incremento volumetrico del 10% rispetto a quanto previsto dal Pgt stesso”. “Il nostro no - hanno specificato - riguardava l’insussistenza dell’interesse pubblico”.
Poi altri passaggi della vicenda: i sopralluoghi dell’Autorità di bacino sull’area a lago, le comunicazioni della Regione al Comune sulle funzioni amministrative per il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica (“spettano alla Provincia per interventi da realizzarsi anche parzialmente sulle aree di demanio lacuale”), le giustificazioni addotte dalla pubblica amministrazione e la già menzionata presa di posizione della Provincia secondo la quale per tutti gli interventi da realizzarsi sulle aree di demanio lacuale la competenza per il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica è esclusivamente attribuita alla Provincia stessa, con conseguente sollecitazione al Comune a prendere i provvedimenti di sua competenza.
“Si è mai visto un Comune che ingaggia un conflitto istituzionale con la Provincia?”, si sono chiesti gli esponenti dello schieramento di centrosinistra. “A Mandello sì”, è stata la risposta, seguita da un’altra constatazione: “E’ possibile che una forza di minoranza sia riuscita a scoprire e a far emergere tutti i vari aspetti di questa vicenda e invece non ce l’abbia fatta chi ha sempre avuto la situazione sotto controllo?”.
Quindi altre considerazioni, alternate alle numerose domande poste dalla platea: “Dopo l’ultimo intervento della Provincia la procedura comunale è azzerata”, “l’Autorità di bacino sta facendo nuove verifiche su quale sia la portata dello sfregio ambientale perpetrato” e “questo è il Far West, non è Mandello”.
Infine l’auspicio di “Casa Comune” che la cittadinanza porti avanti “una battaglia di passione” e che si rivitalizzi “lo stare in campo con noi”. “Nessuno del resto dimentichi - ha concluso Riccardo Mariani - che tra i cardini dello statuto comunale vi sono la salvaguardia del territorio e la tutela dell’ambiente”.
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