05 novembre 2023

“Mai più guerre”. Il sindaco di Abbadia Lariana: “Questo appello deve partire da ciascuno di noi”

Roberto Azzoni in occasione della ricorrenza del IV Novembre: “Dobbiamo evitare l’odio gratuito e spesso ostentato nei nuovi canali di comunicazione, l’egoismo verso chi è più debole, l’indifferenza verso chi soffre”

“Una richiesta di pace che deve partire da ognuno di noi”. Con questo appello il sindaco di Abbadia Lariana, Roberto Azzoni, ha concluso questa mattina il suo discorso commemorativo in occasione della ricorrenza del IV Novembre, giornata dell’unità nazionale e delle forze armate.

Davanti al monumento ai caduti una delegazione dell’amministrazione comunale, unitamente alla Polizia locale, ai rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma e del Soccorso degli alpini di Mandello Lario ha reso omaggio alle vittime dei due conflitti mondiali.

Azzoni ha letto i nomi di tutti i “ragazzi” di Abbadia partiti per il servire la patria nei conflitti bellici e mai più tornati.

“Leggiamo su questo monumento un lungo elenco di nomi e cognomi di giovani del nostro paese che hanno visto interrompere improvvisamente e dolorosamente i loro sogni e le loro aspirazioni nel fango di una trincea o nella polvere e nella neve di un fronte nemico - ha detto il primo cittadino - Ognuno di questi nomi porta con sé una storia di vita, seppur nella freddezza della pietra che ce li presenta. Ragazzi semplici, giovanissimi, spesso contadini, che sono stati mandati in un territorio lontano e sconosciuto a combattere per una guerra le cui motivazioni probabilmente non erano a loro nemmeno chiare né tantomeno condivise”.

“Ricordiamo questi ragazzi - ha aggiunto - come eroi che per senso del dovere non hanno trovato una facile alternativa, una facile scappatoia, come troppo spesso oggi accade, all’andare al fronte ma sono partiti. E non sono più tornati. Ho la fortuna di aver conosciuto persone che hanno avuto parenti stretti che hanno preso parte alla “grande guerra”. Nei racconti a loro riferiti si riporta sempre non un eroismo gonfio di retorica in cui non dobbiamo cadere, ma un eroismo umano, uno spirito di servizio oltre l’immaginabile, la paura nell’andare in guerra, superata da un enorme senso di dovere e rispetto verso la nazione”.

Azzoni ha così continuato: “L’appello “Mai più guerre” deve partire da ciascuno di noi, evitando i piccoli conflitti nella vita di tutti i giorni. Evitando l’odio gratuito e spesso ostentato nei nuovi canali di comunicazione. Evitando l’egoismo verso chi è più debole, l’indifferenza verso chi soffre. Evitando la mancanza di rispetto verso l’ambiente. Evitando il disprezzo verso la cosa pubblica e le istituzioni”.

Il parroco della comunità pastorale di San Lorenzo e Sant’Antonio, don Fabio Molteni, ha quindi proposto a sua volta un momento di riflessione, concluso con la preghiera per la pace composta da Giovanni Paolo II.

Ieri pomeriggio una breve commemorazione si era svolta anche davanti al monumento ai caduti in frazione di Crebbio.

 

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