La figlia Katia: “Chi volesse prendervi parte me lo segnali e si presenti al parcheggio Big Bench di Triangia”. I Ragni: “Continuare a cercarlo è un dovere morale”
Mario Conti |
(C.Bott.) Le ricerche ufficiali sono sospese ma amici, gente del posto, volontari e in particolare i Ragni, il gruppo alpinistico della cui gloriosa storia lui ha scritto pagine memorabili a iniziare dalla conquista del mitico Cerro Torre datata 1974, stanno continuando (e continueranno a farlo per tutto il fine settimana) a cercare Mario Conti.
Della settantanovenne guida alpina, come noto, non si hanno notizie da dieci giorni e mercoledì sera della sua sparizione si era occupata anche la trasmissione di Rai Tre “Chi l’ha visto?” con un appello della moglie, Serena Fait.
Intanto sia domani sia domenica, come detto, si svolgeranno altre ricerche in forma totalmente volontaria. “Chi volesse prendervi parte - dice Katia, la figlia di “Mariolino” - può presentarsi al parcheggio “Big Bench” di Triangia, frazione di Sondrio, dalle 8 in avanti. Lì riceverà indicazioni sui sentieri da percorrere e sulle zone da perlustrare. Intorno alle aree già battute dai soccorritori nei giorni scorsi vi sono del resto ancora territori da esplorare, anche perché la rete sentieristica è decisamente fitta”.
“Per ragioni logistiche, dunque per poter organizzare al meglio le ricerche e sapere indicativamente quanti volontari saliranno domani e domenica in Valtellina - aggiunge - è preferibile che chi intende parteciparvi me lo segnali con un messaggio WhatsApp al numero 333-47.60.706. In ogni caso nell’area di parcheggio indicata stazionerà per tutti e due i giorni un nostro furgone rosso che fungerà da postazione logistica. Ciò significa che coloro i quali raggiungeranno Triangia appunto domani o domenica troveranno a ogni ora sia del mattino sia del pomeriggio chi potrà dare loro indicazioni”.
Significativo della volontà di non interrompere le ricerche era del resto il post pubblicato ieri mattina dai Ragni sulla pagina Facebook del gruppo “della Grignetta”: “Da martedì 14 novembre - vi si leggeva - la sparizione di Mario Conti ci ha coinvolto più che mai sia a livello emotivo sia sul campo. Nei confronti di un uomo grandissimo, per il Gruppo Ragni e per tanti amici, cercarlo è un dovere morale”.
“Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico, Soccorso alpino, Guardia di finanza, vigili del fuoco, Protezione civile e alpini, aiutati da tanti tra amici, gente comune e membri del Gruppo (circa cento persone sabato scorso) - scrivevano sempre i “maglioni rossi” - hanno percorso i versanti boscosi sopra la casa di Mariolino per più di una settimana, anche con l’ausilio di unità cinofile, elicotteri e droni. Grazie a chi si sta rendendo disponibile con le gambe, con la testa e con il cuore”.
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