“David Bowie, l’unica musica capace di ascoltare più che essere ascoltata”. L’affermazione è di Cassandra, la protagonista del libro Favola di Bologna che ha segnato l’esordio letterario del lecchese Michele Piatti. Il romanzo, pubblicato quest’anno, non è soltanto un racconto umoristico e fantasy di formazione, un giallo infestato di fantasmi e una favola dark per notti insonni. E’ un crocevia, in bilico tra il rock e la maledizione, di storie di ieri e di oggi, mutevole tanto quanto i reading musicati che l’autore ha proposto, dentro e fuori la Lombardia, nei mesi scorsi.
Ascoltare dal vivo le avventure di Cassandra non è allora soltanto un’occasione per conoscere l’autore e il libro, ma anche un modo per ripetere e reinventare la storia. E le storie che vi sono contenute.
A quasi un mese dalla riscrittura di Quadri partigiani con l’Orchestrina Majakowskij al Circolo “Libero Pensiero” di Rancio, Michele Piatti si appresta a proporre una nuova lettura pubblica dal titolo “BowieBologna”. In un pomeriggio dedicato alla figura e alla musica del “Duca bianco”, nella cornice del negozio “Discoshop” in via Carlo Porta a Lecco, Michele Piatti leggerà due brani dal romanzo incentrati proprio su Bowie, protagonista attivo delle vicende narrative di Cassandra. Oltre alle parole, a farla da padroni saranno i suoi brani più celebri, eseguiti alla pianola dal musicista lecchese Luca Pedeferri.
Il reading, a ingresso libero, si terrà mercoledì 15 novembre alle 18 e rappresenterà un’occasione per dialogare con l’autore e acquistare il suo libro.
Il libro e l’autore
Michele Piatti nasce nel 1996 a Lecco e vi ritorna nel 2022. In mezzo gli sono accadute svariate… disavventure. Ha vinto diversi concorsi letterari e scritto per testate di cultura, ha studiato filosofia, cinema e altri metodi per… evitare il lavoro, ha camminato a lungo e militato nella compagnia teatrale “I Perturbanti” di Carlos Branca. Ha fatto il giornalista a Roma e l’insegnante in piccoli paesi di montagna. Ma soprattutto ha speso gli anni universitari a Bologna e proprio a quella città, ai suoi misteri e alla sua intrinseca poesia ha dedicato nel 2021 un podcast a episodi per la ferrarese Web Radio Giardino.
La trama
Cassandra è una ventenne di provincia come tante: ascolta David Bowie, veste nero, odia tutti e nutre un sincero interesse per i cimiteri di campagna. Ancora non sa perché proprio Bologna, di tutte le città universitarie, l’abbia chiamata a sé. Ben presto, però, scopre come i portici della Rossa nascondano più di un mistero che reclama soluzione. Così Cassandra, tra surreali sessioni di studio, amori nati all’ombra delle due torri e nottate vagabonde, indaga nel cuore di tenebra della città: un oscuro limite in cui le epoche storiche collassano e si confondono. Cassandra, dopotutto, vede i fantasmi fin da bambina ed è abituata alle stranezze.
Sullo sfondo, si agita la vera protagonista del racconto: una Bologna in bilico tra realtà e mito, con la sua festa mobile fatta di fuorisede sperduti, mimi felliniani, spettri di cantautori, statue di partigiani parlanti, filosofi scappati di casa, professori decadenti e artisti in perenne lotta con un mondo che non li vuole. “Bologna - spiega Michele Piatti - ti accoglie e ti respinge come soltanto una vera casa sa fare. E’ feroce come solo la storia sa essere. Può insegarti l’amore e cambiarti la vita, come soltanto Bologna può fare”.
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