Da Varenna riceviamo e pubblichiamo:
Alla mia lettera del 30 settembre pubblicata su questo blog con precise contestazioni in merito all’operato del sindaco di Varenna, Mauro Manzoni, il primo cittadino ha risposto focalizzando il suo intervento sull’inesattezza dell’indennità da lui percepita e sul fatto che ha una cattedra di religione a tempo pieno.
Non ho messo in dubbio che Manzoni abbia una cattedra a tempo pieno come insegnante di religione. Forse lui ha frainteso, avendolo io invitato a concentrare i suoi sforzi sull’attività di insegnante, lasciando perdere quella di sindaco.
Ho indicato l’indennità del sindaco in 2.208 euro lordi mensili, importo stabilito dalla legge. Apprendo che avendo il sindaco un lavoro stabile, l’indennità viene decurtata del 50%. Ma in un suo intervento del luglio 2020 in risposta al capo dell’opposizione Paolo Ferrara il sindaco dichiarava il minore costo della giunta Manzoni rispetto alla precedente giunta Molteni e indicava l’indennità lorda percepita dallo stesso sindaco in 39.870 euro, quella della vicesindaco Nives Balbi in 2.073 euro e quella dell’assessore Del Nero in 2.765 euro.
Manzoni mi assimila a un suo oppositore, dimenticando che chi scrive non è residente a Varenna, ma solamente persona che vive Varenna da dodici anni, mediamente 120 giorni all’anno.
Qual è il motivo per cui ho fatto il punto sul sindaco Manzoni? Perché ho raccolto il parere di altri residenti e villeggianti: se Varenna continuerà a essere amministrata in questo modo ci trasferiremo altrove, magari a Bellano, dove i risultati di una Amministrazione con un programma chiaro in mente sono sotto gli occhi di tutti e dove la qualità della vita dei residenti è visibilmente cambiata in meglio. Un comune ben amministrato porta come conseguenza un aumento del valore degli immobili, se male amministrato diminuisce il valore.
Questo è il vero problema di Manzoni e della sua giunta, non della loro onestà che non è messa in dubbio ma della mancanza di un programma volto a soddisfare le esigenze della popolazione.
Si può essere onesti e specchiati nell’assolvere l’incarico di sindaco, ma nel contempo si possono anche creare danni ai cittadini, facendo decrescere il valore delle abitazioni, come già detto, oppure intraprendendo una causa senza valutarne le conseguenze come quella intentata alla ditta Carnazzola per la rotatoria di Fiumelatte. In proposito avevo a suo tempo ricordato che il danno è stato di circa 60.000 euro ma avevo sbagliato. A conti fatti, il danno per i cittadini di Varenna ammonta a circa 200.000 euro, che diviso per i 770 abitanti fanno 250 euro a cittadino. A questo importo si dovrà aggiungere l’eventuale danno economico, qualora il Comune di Varenna sia condannato per il ristoro alla ditta Carnazzola per la mancata concretizzazione dell’appalto.
Avevo poi indicato al sindaco Manzoni sette argomenti, rimasti tutti senza risposta: assunzione del figlio dell’assessore al Bilancio Nives Balbi, cura del territorio, parco giochi di Olivedo, percorso per diversamente abili, raccolta differenziata, rotatoria di Fiumelatte e silos auto.
I sette argomenti hanno ciascuno una rilevanza differente, ma tutti insieme compongono il quadro di un’Amministrazione incapace di governare una cittadina importante per l’Italia, per la sua visibilità internazionale, qual è Varenna. Attendo perciò le risposte alle mie domande.
Andrea Verardi
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