(C.Bott.) La visita alle caratteristiche cantine della frazione, la degustazione di prodotti locali e di vini selezionati e al campo sportivo la distribuzione delle “patole” di Esino Lario. La decima edizione di “Olcio in cantina” ha ottenuto ieri sera un bellissimo successo.
Un vero e proprio percorso enogastronomico e al tempo stesso un evento culturale che tornava in scena dopo tre anni di “stop”, complice la pandemia. In 500, invogliati anche da una gradevolissima serata autunnale, hanno risposto all’appello della “Olciosportiva” e si sono presentati puntuali all’appuntamento.
Per tutti partenza dall’Infopoint allestito alla stazione ferroviaria per ritirare il calice e la tasca, oltre a un simpatico sottobicchiere “firmato” dalla scuola dell’infanzia. Poi, una dopo l’altra, le “tappe” alle varie cantine: da quella “del Bigiu” a quella “del Culunel” passando per il torchio del Duardu, dal “Cantinon de Armenu” al torchio “del Balàbi” e all’andito del portico, dal “Crott del Vescuven” alla cantina “de Abèl”, da quella del mitico “Muioo” alla “butega del Seghezzat”, fino a raggiungere le cantine “del furestèe”, del “Giusèp del Runsciu” e del Mario.
Prima di mezzanotte l’arrivederci al 2024, per tornare a far vivere le cantine di Olcio.
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