Con il mandellese Andrea Panizza e con Rambaldi e Gentili il canottiere scomparso nel 2021 vinse nel 2018 il titolo mondiale in Bulgaria sul “quattro di coppia” azzurro
Filippo Mondelli, a sinistra, in una foto che lo ritrae con il mandellese Andrea Panizza.
(C.Bott.) Non è difficile associare il suo nome a quello di Andrea Panizza. Con il campione mandellese recente medaglia d’argento ai Mondiali di Belgrado con il “quattro di coppia” lui ha conquistato allori internazionali e vittorie di assoluto prestigio. Su tutte la medaglia d’oro nel 2018 a Plovdiv, in Bulgaria, ai campionati mondiali di canottaggio, sempre con il “quattro di coppia”.
Poi la malattia, l’intervento chirurgico, vari cicli di chemio e, dopo qualche tempo, la speranza che lui quella battaglia potesse vincerla. Ma non fu così. Un giorno di aprile del 2021 arrivò infatti la drammatica notizia della scomparsa a soli 27 anni di Filippo Mondelli. Il campione comasco non ce l’aveva fatta e per il canottaggio italiano fu un gravissimo lutto.
A piangere il portacolori delle Fiamme gialle e della Canottieri Moltrasio fu anche Panizza, che come detto nel 2018 di quella meravigliosa barca iridata aveva fatto parte con lui e con Luca Rambaldi e Giacomo Gentili. Poi per Filippo, lo si è ricordato, il manifestarsi di una patologia ossea e l’intervento chirurgico per l’asportazione di un osteosarcoma alla gamba sinistra.
Sono passati due anni e mezzo da quel tristissimo giorno di aprile e nel nome di Mondelli venerdì 20 e sabato 21 ottobre si terrà un evento benefico a carattere sportivo e al tempo stesso di svago.
La Canottieri Cernobbio, la Canottieri Lario, la Canottieri Moltrasio e l’associazione “Cernobbio 2010” organizzano infatti a Riva Cernobbio la seconda edizione dell’evento “Io sono Filippo - Remare per la ricerca”. Come per la prima edizione, sono previsti due momenti distinti: il primo il venerdì sera con musica e apericena, il secondo il sabato con le gare di remoergometro per tutte le società e per coloro i quali vorranno iscriversi, singolarmente o in staffetta.
Il ricavato della “due giorni” sarà devoluto all’Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna.
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