Il Consorzio Terre Lariane IGT di Montevecchia, l’azienda agricola Francesca Biffi di Galbiate, il frantoio oleario di Biosio e l’incubatoio “De Marchi” a Fiumelatte di Varenna sono stati al centro di questo tour che ha avuto come filo conduttore i temi dell’agricoltura “eroica” di montagna, del sostegno alla cultura rurale nel territorio.
“La visita dell’assessore Beduschi - afferma Zamparini - era stata pensata soprattutto per dare ascolto agli stakeholders del settore, costruendo assieme soluzioni concrete per supportare quegli agricoltori e allevatori che amiamo definire “eroici” e che attraverso il loro incessante lavoro sono capaci di garantire la presenza di piccole ma eccellenti realtà, di offrire vere e proprie esperienze esclusive e sostenibili. Eroismo significa anche prendere un piccolo appezzamento di terra e riscoprire un prodotto che altrimenti andrebbe perduto. Non possiamo rassegnarci al ruolo di testimoni del declino delle piccole e medie imprese locali, ma dobbiamo essere protagonisti del rilancio della nostra cultura rurale”.
Durante la tappa al frantoio bellanese di Biosio i rappresentanti della Regione hanno reso noto che con i fondi assegnati dal Pnrr entro dicembre saranno messe a bando due misure: la prima - da 25,9 milioni di euro - per l’ammodernamento delle macchine agricole, la seconda - da 428.000 euro - destinata all’ammodernamento dei frantoi oleari.
La sottomisura dedicata al settore oleario verrà applicata all’interno delle zone di produzione dell’olio extravergine di oliva a denominazione di origine protetta della Lombardia, finanziando interventi con un minimo di spesa di 10.000 euro e un massimo di 200.000 euro. L’aiuto sarà all’80% per giovani agricoltori, del 65% per le altre aziende e del 10% per le grandi imprese.“Durante la visita - osserva sempre Zamparini - oltre a incontrare i principali produttori locali abbiamo assistito alla messa in funzione del frantoio e a una prima spremitura di olive. Il nostro territorio, seppur con possibilità limitate in termini di dimensioni dei terreni coltivabili, offre prodotti eccellenti e unici nelle loro specificità. Le misure attuate da Regione Lombardia incrementeranno l’efficienza dei macchinari utilizzati per la produzione dell’olio attraverso un’opera di ammodernamento da cui trarranno vantaggio le piccole e medie imprese che caratterizzano la produzione laghèe. Inoltre, auspico che questi fondi possano essere utili a sostenere la filiera nella competitività attraverso una sempre maggiore sostenibilità ambientale”.
A suo tempo era stato inoltre annunciato che il coregone lavarello sarà nuovamente reintrodotto nel Lario. Secondo le indicazioni del ministero, le produzioni potranno avvenire nell’incubatoio di Fiumelatte per un massimo annuo di 1.500.000 soggetti di taglia fino a 60 millimetri. “E’ una vittoria che abbiamo conquistato con determinazione - osserva ancora il consigliere regionale di Fratelli d’Italia - Una storia assurda per la quale un pesce storico del nostro lago non era più considerato autoctono si è conclusa con il lieto fine. E’ evidente che il lavarello fa parte della nostra cultura, argomento che il buon senso popolare ha sempre ritenuto scontato e che è stato riconosciuto anche dalla legge”.
In relazione ad alcune problematiche di manutenzione è stato poi annunciato che la Regione ha messo a gara un intervento di riqualificazione strutturale dell’incubatoio di Fiumelatte per un milione di euro. Le opere, la cui realizzazione è prevista entro il 2025, serviranno a ridurre al minimo l’impatto sull’attività produttiva di questo presidio fondamentale per il settore della pesca nel Lario.
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