Il 29 maggio 2018 una frana interessò il santuario, danneggiandolo. La volumetria venne stimata in 5mila metri cubi di materiale tra rocce, sassi, fango e legname
Domani, martedì 10 ottobre, la diocesi di Como celebra la memoria dell’apparizione della Vergine Maria in Gallivaggio.
Il 29 maggio 2018 una frana interessò il santuario costruito laddove, 531 anni fa (era il 10 ottobre 1492), la Vergine si mostrò a due ragazze, salite di buon mattino nei boschi della Valle Spluga a raccogliere castagne. I nomi delle veggenti non sono noti, ma Maria si presentò loro come “madre di misericordia”.
La frana, la cui volumetria venne stimata in 5mila metri cubi di materiale tra rocce, sassi, fango e legname, ha "ferito" profondamente il Santuario e le strutture annesse.
Nei giorni successivi all’evento franoso la statua della Madonna di Gallivaggio e altre opere d’arte furono trasferite in via precauzionale a Chiavenna. L’immagine lignea della Vergine è collocata nella cappella di Santa Marta nella Collegiata di San Lorenzo a Chiavenna e lì domani si svolgeranno i vari momenti di preghiera nella memoria dell’apparizione.
Il programma della giornata prevede alle 6 la celebrazione di una prima messa, seguita alla 10.30 dalla celebrazione eucaristica solenne presieduta dal vescovo di Como, cardinale Oscar Cantoni. Alle 14.30 l’esposizione del Santissimo per l’adorazione personale, alle 16.30 la benedizione eucaristica e alle 18 il rosario meditato, guidato dalla comunità parrocchiale di San Cassiano. Alle 20.30 momento di preghiera con i pellegrini di Gordona.
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