15 settembre 2023

Sacerdoti da 50 anni. Il vescovo dice loro: “Stupitevi sempre per essere stati scelti dal Signore”

La cerimonia questa mattina in Duomo a Como. Tra loro don Donato Giacomelli, che fu arciprete Mandello Lario dal 2011 al 2018

Da sinistra don Eugenio Verga, don Sergio Mazzina, don Giuseppe Negri, don Mario Borella, il vescovo Oscar Cantoni, don Pierino Riva, don Enrico Molteni, don Donato Giacomelli e don Eugenio Bulanti.

(C.Bott.) Questa mattina il vescovo di Como, cardinale Oscar Cantoni, ha presieduto la messa in Cattedrale, nella memoria della Beata Vergine Addolorata, con i sacerdoti che ricordano i cinquant’anni di ordinazione presbiterale.

A celebrare in questo 2023 il loro giubileo sacerdotale sono don Eugenio Verga, don Sergio Mazzina, don Giuseppe Negri, don Mario Borella, don Pierino Riva, don Enrico Molteni, don Donato Giacomelli, arciprete a Mandello Lario dal 2011 al 2018, e don Eugenio Bulanti, padre guanelliano.


Nella sua omelìa il prelato, rivolgendosi direttamente ai sacerdoti, ha detto: “Vi auguro che dopo 50 anni di presbiterato siate ancora stupiti del fatto che il Signore vi ha scelto e chiamato amici e che voi abbiate trascorso 50 anni da presbiteri così velocemente... Vi auguro che possiate sinceramente affermare che, se doveste ricominciare da capo, accettereste di fare ancora la medesima scelta, che accettiate, non come atto formale ma sincero, la gratitudine della Chiesa di Como per il vostro cinquantennale ministero”.

Quindi altri auspici: “Che la gioia di “dire messa”, unita agli altri compiti ministeriali, sia interpretata non come un atto dovuto ma come un tesoro straordinario, la risorsa più grande, sempre a vostra disposizione, per la salvezza del mondo, che non abbiate alcun rimpianto per essere stati inviati da una parte piuttosto che da un’altra, in una parrocchia che vi è stata indicata piuttosto che in un’altra che invece avreste personalmente desiderato, e che, pur accettando di essere arrivati all’età della pensione, vi troviate sempre nelle condizioni di svolgere con gioia compiti ministeriali, anche fossero meno impegnativi di un tempo”.


Il vescovo Oscar ha quindi espresso ai sacerdoti il desiderio “che abbiate fatto pace con le vostre personali debolezze, fallimenti o cadute, sapendo che i sacerdoti sono i primi destinatari della misericordia di Dio, che viviate riconciliati con la Chiesa di Como, nonostante eventuali incomprensioni subite o scelte che non avete condiviso, e che, nonostante l’età, vi sentiate ancora giovani “dentro”, aperti a un futuro di speranza, dentro la Chiesa che cerca di rispondere alle attese di Dio e a quelle della nostra gente”.

 

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