03 settembre 2023

Mandello. Ultimo giorno al “Bar Simone”, la mitica Dina di Rongio dopo 56 anni passa il testimone

Dina Borellini

(C.Bott.) Per tutti, in paese, è una sorta di istituzione. Lei è Dina Borellini, la mitica Dina del “Bar Simone” di Rongio che domani passerà ufficialmente il testimone a Claudia Pinotti, alla quale d’ora in avanti sarà affidata la gestione dell’unico esercizio pubblico della frazione di Mandello Lario.

Quanti ricordi affioreranno ora nella sua mente! Nata a Morbegno nel 1941 e trasferitasi dapprima a Como all’età di 18 anni per lavorare presso una famiglia poi a Lecco da un altro nucleo familiare, nel 1967 aveva sposato Andrea Lafranconi, da lei conosciuto in Valtellina. Si era così trasferita a Rongio di Mandello, dove già c’era il “Bar Simone” e dove suo cognato Antonio ha gestito per anni il negozio di alimentari attiguo al bar.

Furono proprio lui e Andrea ad avere l’idea di iniziare a “fare il gelato”, quello che con il trascorrere degli anni sarebbe diventato “il gelato della Dina”. “Mio suocero lo faceva a mano - aveva ricordato lei stessa nel libro Passioni e professioni dato alle stampe nel 2019 da Bianca Panizza - con il bastone rigirato nella penagia. I figli hanno acquistato un’apposita macchina, una vecchia gelatiera che ora conservo come un pezzo da museo”. “Naturalmente ci siamo aggiornati - aggiungeva - e adesso usiamo un macchinario ultramoderno, ma abbiamo sempre utilizzato latte fresco. Ingredienti e abilità nella preparazione sono il segreto del nostro gelato, conosciuto e apprezzato da tantissime persone”.

Dina con il marito Andrea al "Bar Simone" in una foto degli anni Novanta.

Poi altri ricordi: “A Rongio mi sono trovata subito bene. L’attività del bar funzionava e Andrea faceva anche da mangiare, come in una trattoria. Ricordo che gli operai della Sip venivano da noi a pranzo da Mandello. Nel ’75 abbiamo rilevato il negozio di alimentari e generi vari che era di mio cognato”.

Il resto è storia di questi anni, con il bar punto di riferimento per la frazione mandellese e non soltanto, oltre che per i tanti appassionati di montagna soliti partire proprio da Rongio per affrontare le loro escursioni e incamminarsi lungo i vari sentieri che partono proprio da questa località.


“Io cerco di avere sempre una parola per tutti gli avventori - concludeva la Dina nella sua testimonianza - considerandoli un po’ come fossero miei familiari e non dimenticando neppure quelli che vedo raramente. Anche loro non dimenticano me e Andrea, che non c’è più dal 2001 ma che ha lasciato un segno con la sua dedizione al lavoro e il suo modo di essere”.

Uno dei tratti salienti di Dina Borellini era la generosità, da lei manifestata costantemente e che ancora oggi, nel suo ultimo giorno al “Bar Simone”, l’ha vista donare al Gruppo volontari assistenza agli anziani di Mandello il gelato che domani pomeriggio verrà servito a quanti interverranno al “pomeriggio in allegria” organizzato al centro diurno, con il karaoke assoluto protagonista.

Grazie, Dina, a nome di Mandello. E dei mandellesi.



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