Da Carlo Molteni, capogruppo della “Lista civica per Varenna”, riceviamo e pubblichiamo:
Vedo che la polemica, trita e ritrita secondo il sindaco, anziché sopirla, nel suo unico interesse (si dà del comunista “mangiabambini”), la infervora con evidenti falsità.
Ovvio che chi è all’angolo altro non può fare se non cercare di difendersi, anche maldestramente, da accuse corroborate da fatti inoppugnabili. E a nulla vale lo sproloquiare sulla chiusura delle scuole elementari che dipendono (e lui dovrebbe ben saperlo essendo un dipendente pubblico che insegna religione) dal ministero della Pubblica istruzione e non certo dalle sovvenzioni del Comune.
Così come riguardo alla scelta delle scuole elementari di Lierna con tanto di bus gratuito che attualmente critica. Ma non ha fatto lo stesso mandando tutti a Bellano? Un po’ di memoria non guasterebbe ma, si sa, per raccontare balle ci vuole buona memoria!
Manzoni giocava ancora con il secchiello e la paletta quando, in minoranza (allora il sindaco era Giorgio Monico), abbiamo battagliato affinché il Provveditorato non accorpasse le scuole elementari di Varenna e Perledo a Bellano. Ma questo è un chiarimento da evitare per il nostro “eroe”, perché ciò non gli fa comodo.
Gli fa comodo, invece, buttare fumo negli occhi ai varennesi dicendo “ho fatto questo, ho fatto quello” quando, in conclusione, non ha fatto nulla. Il deserto. E la risposta se l’è data da solo. Sempre a proposito dell’asilo. Dice infatti (e cito testualmente): “Il sindaco ha atteso per mesi possibili finanziatori/benefattori e un’associazione che gestisse la scuola dell’infanzia: nessuno, come era prevedibile, si è mai fatto avanti”.
Ha atteso, ha atteso mesi. Mesi durante i quali non ha fatto nulla e non si è minimamente interessato. Ha aspettato, ha atteso in fondo al fiume che passasse il cadavere, ma vedere i furgoni caricare i giochi dei bambini venduti per pochi euro, ma costati impegni e sacrifici di tanti volontari varennesi, non lo ripugna?
Così come è ripugnante leggere certe dichiarazioni da chi vuole lavarsi la coscienza della cattiva amministrazione che sta conducendo ai danni dei varennesi e, oltretutto, vuole anche avere ragione. Anzi, fa la vittima. Poverino!
Ormai non può più farci niente, neppure sputando di continuo falsità. Il bollo del sindaco che ha chiuso l’asilo di Varenna l’ha stampato in faccia e con lui tutti i suoi consiglieri.
Scuse patetiche e prive di costrutto, dettate esclusivamente dall’incapacità di reagire con fatti e non con fantasie create ad arte in pieno stile diffamatorio. Ha aspettato, lui, senza prendere iniziativa in nessun modo. Altro che polemica politica!
Non serve gettare discredito sull’Amministrazione Manzoni. Sarebbe come sparare sulla Croce Rossa. Il discredito se lo costruisce la stessa Amministrazione, giorno dopo giorno, con un senso di autolesionismo senza pari. Peccato, però, che a pagare saranno sempre i varennesi, presi bellamente per il naso da personaggi ancora in cerca d’autore.
Carlo Molteni, capogruppo “Lista civica per Varenna”
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