A riproporre l'interrogativo, in riferimento all'intervento in atto a Mandello Lario, è Paolo Lanfranchi, capogruppo “La Provincia - Territorio bene comune” in consiglio provinciale
Da Paolo Lanfranchi, capogruppo “La Provincia - Territorio bene comune” in consiglio provinciale, riceviamo e pubblichiamo:
Faccio riferimento alla lettera del 28 giugno 2023 inviata dall’ente provinciale al Comune di Mandello Lario relativa ai profili di competenza al rilascio di autorizzazione paesaggistica che riguarda, in particolare, l’edificio a lago in costruzione in via Lungolario e al complessivo intervento di rigenerazione urbana che riguarda anche la nascente costruzione a monte.
Il 24 luglio presentavo formale question time in consiglio provinciale al fine di ottenere spiegazioni e delucidazioni in ordine alla predetta vicenda urbanistica, che sta determinando un forte dibattito pubblico nel territorio per i pesanti riflessi paesaggistici e ambientali che l’intervento in esame determina.
Come noto, nella lettera del 28 giugno sopra richiamata la Provincia, giustamente e legittimamente, negava validità all’autorizzazione paesaggistica comunale perché il progetto prevedeva parti di costruzione in area demaniale e quindi, ai sensi della normativa regionale vigente, la competenza sarebbe stata in via esclusiva in capo a Villa Locatelli. In sostanza, ancor prima di iniziare a costruire si sarebbe dovuta ottenere l’autorizzazione paesaggistica della Provincia, il solo ente legittimato a questo rilascio.
Nel question time si diceva che “dall’esame dei documenti urbanistici ufficiali, si rileva che almeno parte dell’intervento insiste su proprietà demaniale, e che non sia stato richiesto il parere paesaggistico alla Provincia di Lecco”. Ciò premesso, ecco le domande formulate nel corso del consiglio provinciale del 24 luglio scorso:
1)
Conferma di interessamento della proprietà demaniale rispetto all’intervento in
questione, e la percentuale rispetto all’intervento nel suo complesso
2) Qualora sia confermato il punto precedente, il motivo per il quale non sia
stato chiesto un parere paesaggistico alla Provincia, e la validità/regolarità
o meno del parere emesso dal Comune di Mandello Lario
3) L’esito/gli esiti di eventuali sopralluoghi condotti dall’Autorità di bacino
sul luogo oggetto dell’intervento.
4) Quali provvedimenti/azioni si intendono prendere rispetto all’intervento in
questione.
Riporto poi per intero la risposta che l’assessore Simonetti ha letto il 25
settembre in consiglio provinciale, che ringrazio per la chiarezza e la
precisione: “Il Servizio pianificazione territoriale della Provincia, a seguito
di segnalazione ricevuta, ha acquisito dal Comune di Mandello Lario la
documentazione relativa alle autorizzazioni paesaggistiche e al permesso di
costruire, rilasciate dallo stesso, per la realizzazione dell’intervento di
rigenerazione urbana di cui si tratta.
L’esame della documentazione e dagli elaborati grafici allegati alle
autorizzazioni paesaggistiche e al permesso di costruire, su cui il richiedente
ha rappresentato il limite tra l’area demaniale e la proprietà privata o
comunale, ha evidenziato la rappresentazione di opere previste su area
demaniale.
L’Autorità di bacino competente in materia sta procedendo, tramite acquisizione
di atti ed esecuzione di rilievi, alla verifica ed esatta individuazione della
consistenza dell'area demaniale; pertanto, non è possibile, in questo momento,
definire con esattezza quali opere, realizzate o in progetto, insistano su area
demaniale e quale sia la percentuale di interessamento dell’area demaniale
rispetto all’intervento complessivo.
Il Comune di Mandello Lario non ha formalizzato alcuna motivazione a
giustificazione della mancata richiesta di autorizzazione paesaggistica alla
Provincia, preliminarmente al rilascio del permesso di costruire.
L’Autorità di bacino ha effettuato un sopralluogo, in data 13 aprile 2023,
riscontrando la realizzazione di opere su area demaniale, oltre all’occupazione
di parte del demanio con l’area di cantiere; con successiva nota dell’8 maggio ha
comunicato l’avvenuto ripristino dello stato dei luoghi e l’applicazione di una
sanzione per occupazione in assenza di titolo di area del demanio.
Come precedentemente riferito, l’Autorità di bacino sta procedendo alla
verifica dell’effettiva consistenza dell’area demaniale, rispetto a quanto
riportato sugli elaborati progettuali. Considerato che gli elaborati grafici
del permesso di costruire evidenziano comunque la previsione di opere su area
demaniale (come rappresentata dal richiedente del permesso di costruire) la
Provincia ha provveduto a notificare al comune la propria competenza per il
rilascio dell'autorizzazione paesaggistica, demandando allo stesso i successivi
provvedimenti, di esclusiva competenza comunale”.
Da questa risposta è evidente che la delicata questione urbanistica non si è ancora risolta e merita menzione, assolutamente in negativo, il fatto che il Comune di Mandello non abbia mai formalizzato alcuna motivazione a giustificazione della mancata richiesta di autorizzazione paesaggistica alla Provincia, preliminarmente al rilascio del permesso di costruire.
Per parte mia continuerò a seguire il corso di questa vicenda, così cruciale per i temi urbanistici, paesaggistici e ambientali che solleva.
Paolo Lanfranchi, capogruppo “La Provincia - Territorio bene comune”
Gjfddh
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