Da Mandello Lario riceviamo e pubblichiamo:
Il Piano di governo del territorio è uno strumento che definisce l’assetto futuro del territorio comunale. Individua la localizzazione e realizzazione dei servizi, degli spazi culturali e di aggregazione, delle aree destinate allo sport e al tempo libero, la riqualificazione delle aree dismesse (anche a beneficio pubblico, però), il miglioramento della viabilità generale, compresa quella pedonale. Infine regola l’attività edificatoria.
La narrazione del sindaco è in realtà ben distante da quanto effettivamente introdotto dalla variante generale approvata settimana scorsa dal consiglio comunale. L’unica certezza (forse) è la semplificazione delle norme e la saturazione del territorio con abitazioni, attività produttive e spazi di sosta privati. A beneficio del “pubblico”, nei piani di rigenerazione ci si accontenta di qualche parcheggio!
Nulla sulla necessaria riqualificazione del Lido comunale, cancellato il nuovo campo sportivo, sacrificate irrimediabilmente le aree a loro destinate! Seri dubbi sul destino della (strategica) area Guzzi. Riproposti interventi di rigenerazione che purtroppo, o per fortuna, rimarranno sulla carta.
In considerazione di quanto fatto nell’area dell’ex campeggio, qualche timore c’è anche per il destino dell’area dell’ex Vellutificio Redaelli.
Anche il fondamentale collegamento tra via Sauro e via per Maggiana, impostato trent’anni fa, sembrerebbe subordinato alla volontà di privati, quindi destinato a rimanere sulla carta. Più di centomila euro spesi per, sostanzialmente, lasciare a beneficio dei mandellesi nulla più di quel poco che già c’è!
Per chi come me ha una certa età, questa variante ricalca, concettualmente e culturalmente, il vituperato piano di fabbricazione in vigore negli anni Settanta. Siamo tornati indietro di cinquant’anni. Sinceramente da un’Amministrazione guidata da brillanti e ambiziosi “millennial” mi sarei aspettato qualcosa di più, con buona pace delle future generazioni.
Maurizio Leonelli (Mandello Lario)
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