19 agosto 2023

Leo Callone sfida il Lago di Lugano. Per il “caimano del Lario” gran fondo di 15 chilometri

Prima, nel giorno del suo 78.mo compleanno, il mandellese parteciperà a Bissone alla “nuotata del Ponte diga” di 1.800 metri, inclusa nel circuito “Nobile dei Laghi”, con partenza dal Lido di Melide

Leo Callone, 78 anni il prossimo 26 agosto.

(C.Bott.) Il Lago di Lugano lo frequentava da ragazzo e ora, alla soglia dei 78 anni, Leo Callone ci tornerà. Non da turista ma per coprire (a nuoto, naturalmente) i quasi 15 chilometri  che dividono Porto Ceresio da Paradiso, comune di 5.000 abitanti del Canton Ticino.

L’appuntamento è per il 16 settembre, un sabato, e sarà preceduto dalla sua partecipazione alla manifestazione che si terrà il 26 agosto, giorno del compleanno del “caimano del Lario”, classe 1945, a Bissone: la “nuotata del Ponte diga” inclusa nel circuito “Nobile dei Laghi”, con partenza dal Lido di Melide e lungo un tragitto di poco superiore ai 1.800 metri.

“Ero stato invitato a presenziare a quella traversata in qualità di ospite d’onore già negli anni scorsi - afferma il nuotatore mandellese - e da lì era nata l’idea di affrontare la gran fondo “Porto Ceresio-Paradiso”. Una sfida nella sfida, devo ammettere, che sono felice di affrontare e che non mancherà di mettere alla prova il mio stato di forma”.


Da Callone, nei giorni in cui la “sua” Mandello Lario piange la bambina annegata il pomeriggio di Ferragosto alla foce del fiume Meria e in una stagione che ha visto il Lago di Como fare altre vittime, arriva anche un appello rivolto in particolare alle giovani generazioni a  non sottovalutare i pericoli dell’acqua.

“Quando si è giovani il più delle volte non si pensa ai rischi che si corrono in talune situazioni o con determinati comportamenti - ammonisce la leggenda lariana del nuoto - e invece occorre tenere sempre alta la guardia e pensare ai pericoli cui si potrebbe andare incontro. Questo vale appunto anche per chi si avventura nel lago in cerca di refrigerio e a questo proposito sarebbe opportuno iniziare a sensibilizzare i ragazzi già in età scolare”.

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