L’amministratore delegato del Gruppo Piaggio in occasione del centenario dell’Aquila affermò: “Capacità di innovazione, coraggio nel riuscire a anticipare i tempi, amore per il prodotto e attenzione meticolosa alla qualità delle produzioni sono i talenti che Moto Guzzi ha saputo unire negli anni a un rapporto unico con il territorio”
Roberto Colaninno con il Presidente Mattarella nel maggio 2021 al Quirinale alla cerimonia di consegna delle due V85 TT destinate al reggimento corazzieri. |
(C.Bott.) Si lega a filo doppio alla Moto Guzzi il nome di Roberto Colaninno, presidente e amministratore delegato della Piaggio, morto oggi all’età di 80 anni. La Casa dell’Aquila venne infatti acquisita nel 2004 dal Gruppo di Pontedera, primo produttore europeo di moto e scooter.
Nel marzo 2021, in occasione dei 100 anni della Guzzi, Colaninno disse: “I cento anni della Moto Guzzi rappresentano un momento di grande orgoglio per il Gruppo, di cui il brand lariano è parte dal 2004, e per tutta l’industria, non soltanto motociclistica, italiana. Capacità di innovazione, coraggio nel riuscire a anticipare i tempi, spirito competitivo, amore per il prodotto e attenzione meticolosa alla qualità delle produzioni sono i talenti che Moto Guzzi ha saputo unire negli anni a un rapporto unico con il territorio”.
“Dal 1921 a oggi - aggiungeva l’imprenditore - ogni Guzzi che ha percorso le strade del mondo è infatti nata nello stabilimento di Mandello Lario, dove la storia ebbe inizio un secolo fa. E tutto ciò continuerà anche nel suo secondo secolo di storia. Un’eccellenza tutta italiana che ha fatto la storia del nostro Paese senza mai invecchiare e che continua a muovere la passione più autentica di migliaia di guzzisti in tutto il mondo”.
Singolare il fatto che Roberto Colaninno sia mancato in data 19 agosto, mentre Giorgio Parodi, co-fondatore della Guzzi e presidente della Casa dell'Aquila dal 1945 (quando successe al padre Emanuele Vittorio) al 1953, morì il 18 agosto (l'anno era il 1955).
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