Don Tommaso Frigerio a Somana di Mandello Lario: “Lui è qui e fa festa con noi”. Don Giuliano Zanotta legge il congedo di don Feliciano: “Mi avete insegnato la pazienza e l’entusiasmo e non vi dimenticherò”
Don Tommaso Frigerio a Somana per la messa solenne in onore di Sant'Abbondio. |
(C.Bott.) Per Somana e la sua gente è la prima festa patronale senza don Massimo Rossi, mancato lo scorso ottobre. E nella domenica “dedicata” a sant’Abbondio il pensiero è andato a lui, che proprio della frazione mandellese fu parroco per tredici anni prima di essere destinato a Moltrasio. A ricordarlo è stato stamattina don Tommaso Frigerio durante la messa solenne.
“Non possiamo non pensare a lui”, ha detto il sacerdote, che di Somana è originario e il cui attuale legame con la diocesi di Bergamo lo porta sovente a onorare la memoria del vescovo Clemente Gaddi. “Don Massimo è qui - ha specificato - e fa festa con noi. Era un bravo orchestratore e aveva il pregio di sapersi muovere con sapienza”.
Introducendo il rito eucaristico il suo primo pensiero non poteva peraltro che essere dedicato a sant’Abbondio, “che ha saputo difendere e raccontare la fede e al quale oggi chiediamo di illuminare i nostri cuori”.
Il pensiero di don Tommaso è andato poi alla festa celebrata all’Alpe di Era il giorno di Ferragosto, dunque neppure due settimane fa. “E’ stato bello per me tornare ad ammirare quei luoghi e rivedere tanti volti amici - ha detto - ma ciò che più mi ha colpito è stata la scritta riportata nella canonica della chiesetta, proprio dove c’è il focolare. “Sono il fuoco della perfetta letizia - vi si legge - non il luogo delle malelingue”. Ecco la lezione di cui dovremmo fare tesoro, perché non sempre il nostro atteggiamento è quella della gioia intensa. Dovremmo invece far diventare sempre più nostro quel motto dei nostri anziani”.
“Oggi siamo qui tutti insieme nel nome del patrono - ha aggiunto don Tommaso - e vedo che tutto è stato pensato con amore e con passione. C’è il calore della convivialità e c’è la piacevole sintonia che si trasmette salutandosi, incontrandosi e condividendo appunto i vari momenti della festa”.
Poi una riflessione sulla pagina del Vangelo della domenica e, come detto, il ricordo dell’indimenticato don Massimo. Un pensiero al compianto parroco di Somana l’ha tributato, al termine della messa, anche don Giuliano Zanotta, il quale ha tra l’altro annunciato l’avvenuta consegna dei 2.000 euro raccolti dalla comunità di Somana per essere destinati alla santella della Madonna che si trova all’interno della chiesa di Moltrasio e che don Massimo neppure due mesi prima della sua morte aveva espresso il desiderio di restaurare.
Quindi, sempre dal parroco, il ringraziamento a tutti quelli che hanno lavorato per la festa di Sant’Abbondio e la lettura del messaggio con cui don Feliciano Rizzella ha annunciato che si appresta a lasciare la comunità mandellese dopo aver dato al vescovo la sua disponibilità a tornare a svolgere le mansioni di parroco. “Mi avete insegnato la pazienza e l’entusiasmo, la fede e l'attesa, il continuare a vivere nella speranza e nel ringraziamento - si legge nell’indirizzo di saluto di don Feliciano - Ringrazio della fiducia e dei suggerimenti, dei quali farò tesoro, e non vi dimenticherò”.
“In mezzo a noi ha lavorato molto bene - ha aggiunto don Giuliano - in particolare con i ragazzi”. “Con Somana poi - ha aggiunto - il suo è stato un legame particolare perché qui ha abitato, godendo di riflesso delle vostre attenzioni. E noi gli auguriamo ogni bene”.
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