Riceviamo e pubblichiamo:
Sabato 1° luglio decido di andare a Varenna con mio marito in occasione dell’apertura in “Santa Marta” della mostra di acquerelli e immagini “AQA - Tra poetica e crisi idrica”. Arrivo nel pomeriggio e non trovando parcheggio (nemmeno a pagamento) decido di lasciare l’auto sul lato destro della strada in direzione Lierna, insieme a più di altre cinquanta vetture.
E’ il giorno della festa del lago, per Varenna, e alla sera ci fermiamo a vedere i fuochi d’artificio, consapevole di aver parcheggiato in divieto di sosta, con rimozione forzata, insieme appunto a tante altre auto.
Terminati i fuochi vado a recuperare l’auto e scopro che è stata rimossa dalla Polizia locale. E’ presente un vigile, al quale mi rivolgo per saperne di più. Lui mi dice che ne hanno spostate 3 o 4. Chiedo il motivo per cui soltanto alcune e non tutte, visto che tutte erano in divieto di sosta con rimozione forzata, ma ottengo una risposta piuttosto vaga. Sicuramente il vigile è molto impegnato a far defluire il traffico e capisco che è un momento difficile per fermarsi a parlare con serenità. Comunque mi dice di rivolgermi a un collega poco più avanti. E così faccio.
Il collega mi risponde semplicemente di andare a recuperare la mia auto a Perledo, da Sala. Io non abito in provincia di Lecco, quindi chiedo ulteriori informazioni che ricevo sommarie. Faccio appunto presente di non essere del posto e chiedo come fare a raggiungere il posto dove ritirare l’auto, ma non ho nessun tipo di risposta utile. Mi viene semplicemente detto di andare a piedi. E così si chiude il discorso.
Decido comunque di avviarmi a piedi verso Perledo per recuperare l’auto e trovo anche le informazioni necessarie per capire chi è il carrozziere al quale mi devo rivolgere. Arrivo al deposito verso la 1 di notte. La signora che risponde al campanello mi dice che è tutto chiuso e che devo telefonare (e ripassare) il mattino dopo. Mi ritrovo così in strada senza possibilità di riprendere la mia auto. Ma cosa faccio di notte a Varenna? Dove vado?
Fin qui i fatti. Mi preme far presente che non metto in discussione assolutamente le persone coinvolte. Ho capito la fatica dei vigili nel bel mezzo di un momento difficile di traffico e quindi di pericolo, ho capito anche la signora che non è scesa per parlare perché era molto tardi… Quello che voglio capire e che vorrei sapere è questo: perché a fronte di una strada in cui tutte le auto parcheggiate erano in divieto di sosta con rimozione forzata sono state spostate poche vetture?
Preciso che sono contenta che non siano state spostate più auto. Il mio intento non è quello di far multare tutti soltanto perché hanno multato me, ma la domanda rimane. O meglio ancora, nella zona dove avevo parcheggiato io c’erano altre auto e lì era presente la Polizia locale. Quindi se dov’era la mia auto era più pericoloso (questo è quello che posso immaginare anche se non vedo differenze tra le prime quattro e le altre) perché ce n’erano altre parcheggiate nella stessa zona? E perché non sono state rimosse?
Aggiungo che non contesto la rimozione e la multa che ho preso, ho parcheggiato in zona vietata perciò sapevo che avrei rischiato. Ho certamente visto che lungo tutta la strada c’erano auto parcheggiate e, in concomitanza con la festa del lago, ho pensato (sbagliando) che ci fosse per l’occasione una certa tolleranza.
I vigili, anche se sommariamente, mi demandano al posto in cui avrei trovato la mia auto. Così non è stato, perché - come ho detto - io l’auto non ho potuto ritirarla. Com’è possibile che mi sia ritrovata in mezzo alla strada senza la possibilità di ritirare l’auto? Era tardi e non c’erano mezzi pubblici, avrei dovuto prendere un taxi? Abito, come detto, fuori provincia. Non andrebbe garantito a qualsiasi ora il ritiro dell’auto? Per la cronaca, sono riuscita a tornare a casa alle 4 del mattino dopo aver svegliato amici che abitano fuori provincia.
Le mie restano domande aperte che intendono suscitare una riflessione sulla gestione dei parcheggi a Varenna. Sono inadeguati alle necessità turistiche e penso che il mio caso non sia l’unico. La cittadina è molto bella, lo spettacolo pirotecnico del 1° luglio è stato fantastico, ma l’esperienza che ho vissuto spera possa far emergere queste criticità per trovare una soluzione e soprattutto per evitare che qualcuno si trovi nella situazione in cui mi sono trovata io.
Lettera firmata
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