Mandello Lario, riqualificazione giardini pubblici. Scrive: “Riconsiderate l’attuale progetto”

 

Dal mandellese Maurizio Leonelli riceviamo e pubblichiamo:

Cosa succederà all’ex campeggio, quali potrebbero essere i risvolti anche penali non lo possiamo ancora sapere. Una cosa l’abbiamo capita, però: tale imbarazzante situazione è anche frutto della superficialità con cui l’attuale Amministrazione ha gestito questo progetto (e altri), incurante di osservazioni e suggerimenti, spesso a mio avviso in palese contrasto con norme e regolamenti, forti del principio che “chi prende un voto in più comanda”, cosa che è pur vera ma fino a un certo punto.

Mi rivolgo in particolare ai consiglieri di maggioranza, il cui ruolo non è semplicemente quello di alzare la manina e che non hanno neppure uno “stipendio” da difendere. Come già fatto, peraltro inutilmente, in passato li invito a riconsiderare l’attuale progetto che sembra pensato “tanto per fare qualcosa”.

Faccio riferimento a queste semplici e già più approfonditamente esposte osservazioni: quale logica vi spinge a trasformare l’attuale chiosco, oggi decoroso e funzionale, in un inutile e discutibile “nursery”, per poi  sostituirlo con un container di lamiera, non certo più bello del “sasso caduto dalla Grigna” (con una spesa di 70mila euro)?

 

Siamo sicuri che i nostri giardini necessitino di 55 panchine in cemento armato? E se questa è la pur discutibile scelta architettonica, non è il caso di pensare a qualcuna meno (costo, poco meno di 100mila euro)?

L’invasivo Infopoint a me, quasi, piace. Perché lo volete piazzare proprio in quel punto? Poco prima dell’attuale sarebbe meno impattante con il contesto e più facilmente raggiungibile anche dai portatori di handicap, non credete?

Il complesso cucina / servizi igienici è più che indecoroso e vergognoso, peraltro è insufficiente. Impossibile non  rendersene conto! Più saggiamente, sembrerebbe prioritario dirottare lì parte delle risorse disponibili, che non sono poche.

Come già ricordato, cambiare idea è il più delle volte frutto dell’evoluzione del pensiero e segno di saggezza, apprezzabile e meritorio.

Maurizio Leonelli (Mandello Lario)