Con il secondo quadrimestre era ripartito all’Oratorio “Sacro Cuore” il progetto doposcuola denominato “Io speriamo che me la cavo”, dal titolo del libro in cui sessanta temi di bambini napoletani sono stati trascritti dal loro maestro Marcello D’Orta, libro poi divenuto anche un film per la regìa di Lina Wertmuller. Il doposcuola si è tenuto grazie alla collaborazione della parrocchia nella persona di don Feliciano Rizzella, che ha messo a disposizione quattro aule”.
Doriana Pachera, assessore all’Istruzione del Comune di Mandello Lario, annuncia la conclusione del progetto e ricorda che a condurre l’attività sono state insegnanti in pensione che da volontarie hanno seguito in modo puntuale alunni della scuola primaria “Sandro Pertini” e della secondaria di primo grado “Alessandro Volta” che necessitavano di essere supportati nello svolgimento dei compiti e nella preparazione delle lezioni, accompagnando anche i ragazzi che dovevano affrontare l’esame conclusivo del primo ciclo di istruzione.
Gli alunni bisognosi di tale sostegno erano stati segnalati dalle loro insegnanti, dopodiché l’assessore prima di organizzare il doposcuola aveva ascoltato i docenti per sapere quale necessità sussistesse in tal senso.
I rapporti con la scuola sono stati tenuti a intervalli regolari allo scopo di verificare l’efficacia dell’intervento.
Il doposcuola si è svolto nei pomeriggi di martedì e giovedì, giorni in cui l’Oratorio era aperto. In tal modo i bambini una volta terminati i compiti potevano fermarsi anche a giocare.
Sempre in Oratorio, per bambini e ragazzi dai 6 ai 17 anni si è tenuto - dal lunedì al venerdì - il progetto educativo di gruppo denominato “Pit stop”, ideato dal Comune di Mandello per integrare il servizio di assistenza educativa e scolastica e condotto da educatori. Tale progetto è stato sostenuto interamente dall’amministrazione comunale attraverso gli assessorati all’Istruzione e ai Servizi sociali.
Nessun commento:
Posta un commento