Il gruppo politico e consiliare scrive: “Non è accettabile questa opacità istituzionale, non è più accettabile questo silenzio permanente”
Dal gruppo politico e consiliare di “Casa Comune per Mandello democratica” riceviamo e pubblichiamo:
Il nostro gruppo consiliare ha scritto ben tre lettere all’Autorità di bacino dallo scorso mese di aprile ad oggi (le stesse che sono state inviate a Regione, Provincia, eccetera) chiedendo le verifiche di sua competenza in merito all’iter autorizzativo e all’occupazione o meno di area demaniale da parte della costruzione a lago.
Ricordiamo che noi avremmo accertato, in base a documentazione ufficiale reperita in Comune, che parte dell’area demaniale è invasa dal manufatto, come già ampiamente comunicato agli enti sovracomunali e alla stampa.
Ora la Provincia nella sua lettera al Comune del 28 maggio nell’affermare senza indugio la sua competenza esclusiva al rilascio dell’autorizzazione paesaggistica dichiara che è stato effettuato un sopralluogo congiunto nell’area interessata, con Autorità di bacino e Soprintendenza in data 9 maggio 2023.
Ne derivano alcune domande puntuali alla fin troppo silenziosa Autorità di bacino:
-
Perché non risponde al gruppo consiliare di “Casa Comune”, dopo l’invio di ben
tre lettere in cui si richiede anche il suo riscontro per competenza in
materia?
- Che cosa ha rilevato, sempre rispetto alla propria competenza, durante il
sopralluogo del 9 maggio?
- Sta facendo le nuove verifiche sull’area demaniale per accertarne o meno
l’avvenuta occupazione, in forza delle osservazioni, dei calcoli sui metri
quadrati e della documentazione fornita dal nostro gruppo consiliare (verifiche
peraltro richieste a più riprese anche dal sindaco Fasoli)?
Ma sarà mai possibile che Regione e Provincia intervengano giustamente e puntualmente per i ruoli di loro competenza su una vicenda di questa gravità e l’Autorità di bacino non dica e non faccia nulla? Oppure lo sta dicendo e facendo ma non se ne sa nulla? E allora perché non se ne sa nulla?
Crediamo che sia venuto il momento di aprire un’altra costante attenzione e vigilanza sull’operato non soltanto del Comune ma anche dell’Autorità di bacino. Non è più accettabile questa opacità istituzionale, non è più accettabile questo silenzio permanente, non è più accettabile questo “gioco” alla continua, estenuante rincorsa alle risposte da parte di chi ha il dovere istituzionale di darle.
Se in una questione urbanistica, paesaggistica pubblica e dirimente come questa l’unica soluzione che ci resta è che si esprimano gli organi della giustizia amministrativa o della procura allora vuol dire che non esistono più anticorpi istituzionali e territoriali in grado di fare la differenza. Ed è una sconfitta per tutti.
Il gruppo politico e consiliare di “Casa Comune per Mandello democratica”
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