“Casa comune per Mandello democratica” ci invia questa nota riguardante la vicenda dell’area ex campeggio:
Il 9 luglio scorso la comunità di Mandello Lario viene a sapere che i lavori di costruzione dello stabile all’ex area campeggio sono stati sospesi per le verifiche del caso, come comunicato laconicamente dal sindaco. Sospensione molto tardiva che noi sollecitavamo da tempo in forza delle lettere della Regione Lombardia e della Provincia, puntualmente indirizzate al Comune e chiarissime per forma e sostanza nel delineare il quadro giuridico della vicenda urbanistica e le relative competenze istituzionali.
L’ordinanza del Comune richiama esclusivamente, per motivare il “fermo dei lavori”, la lettera della Provincia del 28 giugno 2023 in cui si afferma, appunto, la non competenza paesaggistica comunale trattandosi di un progetto che prevede l’occupazione di aree demaniali.
Il paese ne parla ogni giorno, la questione è grave e urgente per le possibili, rilevanti responsabilità politico-istituzionali (il progetto edilizio venne approvato in consiglio comunale dall’intera maggioranza consiliare) e anche tecniche.
Il nostro gruppo continua, da settimane, a tenere alta l’attenzione con comunicati puntuali che mirano a ricostruire, con i dati ufficiali in nostro possesso, l’origine della vicenda e le sue non chiare né trasparenti evoluzioni.
Il sindaco Fasoli e la sua maggioranza, invece, continuano a tacere avendo soltanto detto, a ridosso della sospensione del 9 luglio, che avrebbero fatto i loro passaggi in Provincia e con gli altri enti. Non rispondono alle nostre osservazioni, non le confutano nemmeno, tacciono e basta.
Non siamo così ingenui dal non pensare che stiano cercando una soluzione, sia chiaro. Certo sarà interessante capire quale eventualmente sarà, questa soluzione, alla luce di quanto scritto dalla Regione, dalla Provincia, dal nostro gruppo sinora e dal privato che ha fatto ricorso al Tar contro l’intervento.
Abbiamo tutti torto su tutto? Ce lo dicano, lo provino e ci diano concretamente anche le cosiddette pezze giustificative, che ovviamente sottoporremo ad accuratissima analisi.
Tra l’altro in aggiunta alla accertata incompetenza comunale al rilascio dell’autorizzazione paesaggistica si è aggiunto il fronte dell’occupazione possibile di aree demaniali della costruzione a lago. Anche in questo caso abbiamo sottoposto alla comunità mandellese e agli enti sovracomunali le osservazioni e i dati come emerge dai nostri recentissimi comunicati stampa.
Il Comune sta facendo le verifiche su questo aspetto? L’Autorità di bacino sta facendo le verifiche su questo aspetto, vista la sua competenza in materia? Il caso è serio e grave, quindi richiederebbe celeri riscontri che però tardano ad arrivare.
Da ultimo: giovedì 27 luglio il sindaco porterà in approvazione, in consiglio comunale, la tanto osteggiata variante al piano di governo del territorio. Ci viene il sano sospetto che le risposte sulla costruzione a lago possano giungere solo dopo il 27 luglio, per scongiurare “fibrillazioni” nella sua maggioranza (che tace a sua volta, ma non crediamo sia così tranquilla…) e così varare un altro pessimo strumento urbanistico, velenoso per il paese e per l’interesse pubblico.
Il gruppo politico e consiliare di “Casa Comune”
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